Cinisello, il Comune sfratta il maneggio

“La Camilla” dovrà lasciare l’area dell’ex Ovocoltura

Il maneggio “La Camilla” opera a Cinisello da dieci anni

Il maneggio “La Camilla” opera a Cinisello da dieci anni

Cinisello Balsamo (Milano), 10 marzo 2019 - Il maneggio La Camilla di via Pelizza Da Volpedo dovrà lasciare l’area dell’ex Ovocoltura di Cinisello Balsamo. Lo prevede un’ordinanza del Comune di Cinisello che prescrive l’immediata cessazione dell’attività e lo sgombero dell’area di proprietà del municipio. Un duro colpo per questa attività che da circa 10 anni opera a Cinisello e che oggi conta ben 75 cavalli allevati e mantenuti nei box allestiti all’interno dell’area dove viene eseguita attività ippica e anche ippoterapia. La prescrizione arriva in seguito a un sopralluogo compiuto dalla polizia locale e dalla Guardia di Finanza, nel quale sono state verificate diverse irregolarità amministrative.

A cominciare dal fatto che viene condotta nell’area dell’ex Ovocoltura in modo abusivo da quando, almeno tre anni fa, è scaduta la convenzione che legava il Comune di Cinisello a diverse imprese private che gestivano la discoteca Zoo Latino, un kartodromo e alcune attività ricreative. Da quel momento il Comune non ha più rinnovato l’accordo, anche se per il vero fino ad oggi nessuno aveva compiuto atti formali di sgombero delle aree che sarebbero rimaste completamente incustodite. "Siamo coscienti del provvedimento di sfratto, ma trasferire un numero così grande di cavalli non è cosa facile - hanno dichiarato i responsabili del maneggio -. Stiamo dialogando con l’amministrazione comunale per trovare una nuova collocazione che salvaguardi gli animali e le attività". Oggi l’amministrazione comunale deve rientrare in possesso delle aree libere per poter dare corso alle procedure di cessione dell’intero comparto dell’ex Ovocoltura che si estende tra le vie Pelizza Da Volpedo, Matteotti e viale Brianza. Questo terreno verrà infatti ceduto per l’edificazione di un nuovo quartiere residenziale e terziario. In cambio l’amministrazione comunale otterrà una parte delle aree private che fanno parte del Grugnotorto. Questa “compensazione urbanistica” è stata decisa dalla precedente amministrazione comunale ed era stata lungamente contestata da chi avrebbe voluto un utilizzo pubblico ad uso sportivo per le aree dell’ex Ovocoltura. In pochi ricordano che su questo suolo fino a 30 anni fa sorgeva un impianto per l’allevamento intensivo di galline da uova realizzato durante il periodo fascista e considerato il più moderno d’Italia.