Cinisello, i sacchetti della spesa non sono bio: multato fruttivendolo

Il controllo della polizia locale su segnalazione dei clienti: trovati 100 chili di buste irregolari

I vigili con un sacchetto irregolare

I vigili con un sacchetto irregolare

Cinnisello Balsamo (Milano), 7 agosto 2019 - Quanti sono i clienti dei negozi che ancora oggi, durante la spesa, si vedono rifilare sacchetti in plastica non biodegradabili? I commercianti rischiano fino a 5mila euro di contravvenzione. È capitato ieri mattina a un commerciante di ortofrutta del centro di Cinisello Balsamo. Da alcune segnalazioni, gli agenti della polizia locale avevano verificato che l’esercente di un piccolo negozio a ridosso di piazza Gramsci forniva ancora ai suoi clienti sacchetti di plastica per la frutta e verdura che vendeva. Gli agenti hanno condotto un controllo nella rivendita e hanno scoperto che nel retro erano custoditi ben 5 scatoloni di cartone colmi di sacchetti. Un carico del peso di circa 100 chili di buste in plastica che sarebbero finite sul mercato nei prossimi mesi.

Il gestore è stato sanzionato. La normativa vieta la distribuzione anche gratuita di sacchetti in plastica non biodegradabile dal primo gennaio del 2018. Tuttavia sono molti gli esercenti, soprattutto nei mercati, che ancora ignorano o danno poca importanza a questi vincoli. Già nei mesi scorsi la polizia locale aveva identificato un intero magazzino di prodotti in plastica provenienti dalla Turchia e pronti per essere venduti sul mercato italiano. La vendita all’ingrosso testimoniava il forte interesse da parte di alcuni commercianti verso questo prodotto, giudicato più resistente del sacchetto biodegradabile. La polizia locale ha annunciato che potenzierà i controlli.