Chiude il Pax di Cinisello: cinefili oltre confine

Mancano dettagli sulle norme di sicurezza, sospensione temporanea e la città resta senza sale cinematografiche

La struttura è della parrocchia

La struttura è della parrocchia

Cinisello Balsamo (Milano), 28 aprile 2018 - Il sentimento  comune è uno solo: profondo dispiacere, estremo rammarico. Al di là delle responsabilità, oltre anche i motivi. I cinisellesi sono rattristati dalla notizia della chiusura del Cineteatro Pax, la sala della comunità di proprietà della parrocchia Sant’Ambrogio, fino a oggi l’unico cinema e teatro di tutta la città. E così Cinisello Balsamo resta senza un avamposto culturale degno di nota. La notizia ha colto di sorpresa molti: i vigili del fuoco hanno imposto la chiusura temporanea della struttura di via Fiume fino a nuovo ordine.

"La necessità di aggiornare la documentazione relativa all’attività del Cineteatro Pax in relazione alle normative in vigore, orientata a migliorarne la fruibilità e il servizio che svolge per l’intera comunità cittadina, ci impone la sospensione degli spettacoli per un determinato periodo di tempo". Queste le parole scelte da don Alberto Capra, parroco di Sant’Ambrogio e quindi responsabile del Pax, nonché decano di Cinisello, per motivare l’interruzione momentanea delle attività. Solo negli ultimi mesi la parrocchia aveva investito circa 300mila euro per interventi atti ad ammodernare e rendere più accogliente il cinema e tutti i suoi locali. Sono emerse alcune lacune a livello documentale e occorrono dei mesi per adeguarsi. Di fatto per tutta la primavera e sicuramente anche per l’estate il Pax resterà chiuso.

"C’erano spettacoli di altissima qualità, anche film per famiglie. Enorme dispiacere, immagino che tutti i cinisellesi siano colpiti dalla notizia. Quello è un pezzo di storia. E poi era l’unica cosa rimasta in città che muoveva le persone la sera", commenta Giorgio Vaini, cinisellese doc e commerciante del centro città. "E poi ci si chiede come mai i cinisellesi vanno altrove e non vivono la città. Mi dispiace molto per il cinema e per i volontari, forse il Comune avrebbe potuto fare qualcosa in più visti gli sforzi della parrocchia", aggiunge Tiziana Sonvico.

Ecco, in molti puntano il dito contro l’amministrazione: "Il Marconi è chiuso da anni senza soluzioni per il futuro. Invece di impegnarsi in progetti faraonici potrebbero pensare alle cose più concrete, che interessano veramente i cittadini. Se la chiusura dipende davvero da aspetti tecnici il Comune avrebbe potuto almeno dare una mano seguendo le pratiche e offrendo supporto", lo sfogo di Gianni Riva, residente del centro storico.

Il Comune un intervento lo ha fatto. Ieri mattina il sindaco Siria Trezzi ha incontrato don Alberto, per cercare possibili soluzioni: "L’amministrazione comunale metterà a disposizione le sue strutture pubbliche quali l’Auditorium de Il Pertini e il Palazzetto dello Sport Allende per ridurre i disagi e soprattutto garantire il proseguimento delle attività già programmate nel teatro".