Cinisello, la gestione del nido Girasole passa al consorzio Ipis

Via libera dopo mesi di polemiche. Rsu e opposizione critiche

Una delle proteste di educatrici e genitori

Una delle proteste di educatrici e genitori

Cinisello Balsamo (Milano), 26 luglio 2019 - Il Girasole passa ufficialmente a Ipis, il consorzio formato dai Comuni di Cinisello Balsamo, Cusano, Bresso e Cormano. Per mesi l’esternalizzazione del nido aveva acceso il dibattito in città, tra proteste, striscioni, flash mob e mobilitazione di educatori e famiglie. Un consiglio comunale "balneare" l’ha definito la Rsu del Comune. "Una formalità, con una decisione già preconfezionata in altre sedi", ha aggiunto il Pd. "Nei programmi dichiaravano di sostenere cultura ed educazione, ma nei fatti li scambiano con il turno notturno dei vigili - denuncia il segretario Ivano Ruffa -. La Giunta continua a tagliare servizi e aumentare le tasse".

Il contratto di servizio con Ipis viene ratificato per 2 anni e si rimette mano alle linee guida dei servizi all’infanzia. "A prescindere dalla gestione, coordinamento pedagogico, metodologia educativa, customer satisfaction e piano formazione sono unici per tutti i servizi pubblici del territorio - sottolinea il sindaco Giacomo Ghilardi -. In questo modo possiamo valorizzare ulteriormente il nostro modello pedagogico esportandolo anche oltre i confini cinisellesi". Nessuno smantellamento dell’eccellenza, assicura il primo cittadino, ma tante novità. "L’inclusione dei nidi accreditati nel piano di formazione, l’investimento sull’equipe educativa a supporto della pedagogista e l’uniformità pedagogica dei servizi anche a livello sovracomunale di Ambito. A breve seguirà la sottoscrizione di una specifica convenzione con i Comuni di Bresso e Cusano". Resta fortemente critica la Rsu. "Se avessero voluto solo ottenere un mero risparmio economico, sarebbe stato sufficiente affidare le mansioni del personale ausiliario a una cooperativa di servizio. Basti dire, a titolo esemplificativo, che Ipis prevede un monte ore per le educatrici, per formazione e attività di supporto, di 20 ore contro le 168 ore delle educatrici comunali e che il personale educativo, formato con laurea, verrà retribuito meno di un operaio specializzato". L'iter è partito ad aprile quando Ipis ha bandito il concorso per educatori e poi a maggio è stata avviata la trasformazione del profilo professionale di 6 educatrici comunali. "A fine giugno è stato comunicato al personale del Girasole il cambio di sede di lavoro da settembre negli altri due nidi - continuano i sindacati -. Poi c’è stato il passaggio di consegne con la cuoca uscente del nido e ieri è stato avviato l’iter di trasformazione del profilo professionale di tre ausiliarie dei nidi comunali". Un cronoprogramma serrato, dice la Rsu, perché "era già tutto deciso".