Cinisello, raid incendiario contro un bar: l'ombra delle faide per la droga

La molotov è stata lanciata contro la saracinesca di un locale di via Terenghi

Sul caso indagano i carabinieri

Sul caso indagano i carabinieri

Cinisello Balsamo (Milano), 4 ottobre 2019 - Una bottiglia incendiaria lanciata contro la saracinesca chiusa di un bar di via Terenghi. Un messaggio criminale inquietante, quello che ha sconvolto la notte di diversi abitanti di questa zona, conosciuta soprattutto per la presenza degli uffici dell’Ats. L’attentato è avvenuto intorno alla mezzanotte. Alcuni sconosciuti sarebbero transitati davanti al bar, lanciando la bottiglia incendiaria. Il fuoco ha avvolto la saracinesca metallica, ma si è spento dopo pochi minuti. Alcuni cittadini hanno avvertito pompieri e carabinieri.

I militari del nucleo operativo di Sesto hanno avviato le indagini, raccogliendo le prove lasciate sul posto. Un episodio di questo genere non può essere considerato un atto di teppismo. Piuttosto si propende per un atto pensato per lanciare un avvertimento. Appare piuttosto chiaro che i balordi che hanno agito non volevano procurare danni eccessivi, ma volevano far passare un messaggio di terrore. I carabinieri stanno scavando tra i rapporti dei proprietari e dei loro familiari per capire se vi siano stati litigi. Si indaga anche tra le frequentazioni del locale. Tra la clientela parrebbero esserci anche pregiudicati di Sant’Eusebio, dove lo spaccio negli ultimi anni ha animato faide continue. Non ci sono indicazioni precise, ma il mercato della droga rimane sullo sfondo di questo episodio.

Del resto, il sangue della criminalità locale ribolle ormai da tempo. Negli ultimi cinque anni sono diversi i fatti di sangue che si possono ricollegare alle lotte tra i clan. Nel novembre 2016, un uomo venne gambizzato in via Lincoln, ad alcune centinaia di metri da via Terenghi. Nel giugno 2017, un albanese fu ferito mentre si trovava in via del Parco a Muggiò. Pare stesse trattando l’acquisto di partite di droga con i clan cinisellesi. Il sindaco Ghilardi ha espresso preoccupazione per questo episodio: "Non si tratta di casi che possono essere risolti localmente. C’è estrema attenzione sui traffici di droga, ma abbiamo bisogno di un intervento forte da parte dello Stato".