Cinisello, la sfida da brividi del ferroviere estremo

Il 41enne cinisellese Simone Leo percorrerà tra i ghiacci del Minnesota un’ultramaratona di 220 km

Simone Leo si è allenato sulle nevi svizzere di St. Moritz a temperature rigidissime

Simone Leo si è allenato sulle nevi svizzere di St. Moritz a temperature rigidissime

Cinisello Balsamo (Milano), 22 gennaio 2020 - «Quanti chilometri deve percorrere un uomo per conoscere se stesso?". E’ questo l’incipit del libro “Spostando il limite” di Simone Leo, ultramaratoneta di Cinisello Balsamo che ha imparato a misurare in chilometri le conquiste della sua vita. Tra pochi giorni, il 41enne che nella vita è un macchinista per Trenitalia, partirà per la sua nuova sfida: un’ultramaratona di 125 miglia, ossia 220 chilometri, tra i boschi e le steppe del Minnesota, nel Nord degli Stati Uniti. Dopo aver conquistato deserti caldissimi, come la Valle della Morte in California, dove ha corso per più di 200 chilometri a temperature di oltre 50 gradi; dopo aver corso la più nobile delle gare, la Atene Sparta Atene, che rappresenta l’essenza stessa della maratona, Simone cercherà di vincere anche il freddo e la neve.

"Questa volta ho scelto il clima freddo e una condizione di gara assolutamente unica, per un ultramaratoneta, la completa autonomia – dice -. Ma la mia vera sfida non sarà alla neve, piuttosto alla mia capacità di resistenza. Si dice che il segreto di ogni ultramaratoneta è la sua capacità di usare la testa quando il fisico e i muscoli sono vuoti. Questa volta voglio mettere alla prova le mie capacità in un ambiente nuovo e ostile, per provare ancora una volta a superare il limite". Simone correrà per tre giorni e due notti lungo un tracciato completamente innevato, attraversando boschi e laghi ghiacciati. Dovrà trasportare su una slitta tutto l’abbigliamento, tenda, sacco a pelo e alimenti necessari per sopravvivere alle condizioni più estreme.

Le temperature , infatti, sono molto variabili. Non potrà ricevere alcun aiuto durante tutta la gara. "Ho cominciato la mia vita sportiva per sfuggire alla sedentarietà e per perdere peso – confessa -. A 29 anni pesavo 105 chili. Da quel momento ho continuato a spostare i miei limiti,. Per questo ho coniato un motto, “Spostando il limite”, che è diventato uno stile di vita e uno strumento per cercare di motivare le altre persone a cambiare la loro vita". Simone, atleta dell’associazione Impossible Target, non è un professionista, ma un lavoratore che ogni giorno, finito il turno in ferrovia, si allena per le strade del Nord Milano e i sentieri del Parco Nord. In questa sua impresa porterà la bandiera di Cinisello, che gli sarà consegnata dal sindaco Giacomo Ghilardi, e sarà supportato economicamente da tanti sostenitori che credono nel suo messaggio.