Paura del virus e costi: a Cinisello centri estivi col freno

Gli iscritti si sono fermati a 277 contro i 700 posti disponibili. L’anno scorso tra oratori e campus avevano partecipato in 2.500

Il servizio costa 60 euro a settimana

Il servizio costa 60 euro a settimana

Cinisello Balsamo (Milano), 29 giugni 2020 - Si è fermato a quota 277 il conto degli iscritti alla prima settimana dei centri estivi di Cinisello, quest’anno organizzati in chiave post Covid con il coinvolgimento degli oratori e di una decina di associazioni. L’amministrazione comunale e le realtà associative hanno lavorato su un’organizzazione in grado di accogliere fino a 700 tra bambini e adolescenti, così com’era emerso da un sondaggio condotto dal Comune a fine maggio. Ma nonostante le intenzioni espresse dalle famiglie cinisellesi nel questionario online, alla fine le iscrizioni sono state meno della metà.

Una goccia nel mare, se si pensa alle quasi 2.500 iscrizioni registrate ai centri estivi lo scorso anno, numero comprensivo degli oratori e dei diversi campus locali. Ma siamo in tempo di Covid e non è escluso che tra le famiglie serpeggi ancora il timore che le attività di gruppo possano provocare nuovi focolai.

A questo proposito gli organizzatori hanno lavorato in modo inedito proponendo campi estivi di quartiere dove i ragazzi possono svolgere attività ricreativa e sportiva in spazi ampi e con tutte le garanzie richieste. "Per ottenere queste sicurezze è stato fondamentale l’apporto delle parrocchie e delle singole associazioni che hanno messo a disposizione spazi e competenze", spiega l’assessore alla Famiglia Riccardo Visentin. Per Visentin questi numeri possono essere motivati in parte dai timori ma anche dal fatto che molte famiglie sceglieranno di seguire soltanto una parte dei centri estivi settimanali che proseguiranno fino a fine luglio.

In parte potrebbe anche influire il prezzo più elevato. Sessanta euro la settimana, contro una spesa molto più esigua degli oratori estivi dello scorso anno. «Il prezzo può avere inciso, ma solo in minima parte – dice Visentin – Abbiamo ottenuto una cifra sostenibile, garantendo servizi di qualità, compresa la mensa". Visentin esclude si possa parlare di flop: "In una situazione di allarme pandemico mondiale siamo riusciti a riunire tante realtà locali intorno a un progetto che mette al centro la sicurezza e l’esigenza dei bambini di svolgere attività sane. Già questo è un successo non scontato. Inoltre stiamo offrendo un servizio aperto a tutte le famiglie. Anche nei prossimi giorni ci si potrà iscrivere". Da questa mattina sono partiti anche i centri estivi per i bambini tra 3 e 6 anni, che si svolgono negli asili comunali. Le iscrizioni sono ancora aperte.