Cinisello, Trezzi e Ghilardi a duello: la campagna inizia a cena

Il sindaco uscente e il leghista hanno incontrato i sostenitori

Il sindaco Trezzi alla cena elettorale

Il sindaco Trezzi alla cena elettorale

Cinisello Balsamo (Milano), 4 dicembre 2017 - La prossima campagna elettorale di Cinisello? Si decide a cena. Nel weekend, i “candidati in pectore” degli schieramenti più accreditati hanno dato appuntamento ai loro sostenitori a due distinte cene, che sono parse un po’ come l’inizio della campagna elettorale. Da un lato Siria Trezzi, il sindaco uscente, ha invitato al circolo Matteotti di via Primo Maggio oltre 300 tra imprenditori e rappresentanti delle associazioni per una cena di sostegno. Offerta minima, 10 euro, per contribuire a stendere il suo programma elettorale. Sul fronte opposto il leghista Giacomo Ghilardi, già consigliere comunale, ha chiamato a raccolta i simpatizzanti al ristorante Le Quattro Stagioni, nel quartiere Crocetta, per una cena dal titolo “Ghilardi sindaco”.

Il problema è che nessuno dei due è ufficialmente candidato dalle coalizioni di centrosinistra e centrodestra. La loro appare più come una fuga in avanti. Che non trova d’accordo i rappresentanti dei partiti. In particolare nel centrosinistra, la Trezzi ha scelto di ufficializzare la sua candidatura mettendo da parte ogni simbolo di partito. La ragione è che nel Pd una parte della direzione mette in dubbio la sua ricandidatura senza passare dalle primarie. A sinistra i reduci di Sel, Sinistra Italiana e Rifondazione stanno lavorando a un progetto comune, ma non è ancora chiaro se appoggeranno la Trezzi. "La mia non è un a candidatura contro i partiti – ha ribadito la Trezzi -, ma un primo passo per coinvolgere quella parte della città che ha lavorato con me in questi 5 anni".

Nel centrodestra il leghista Giacomo Ghilardi appare l’unico pretendente: "Vincere a Cinisello oggi non è più solo un miraggio - ha detto Ghilardi -, lavoriamo per prepararci ad affrontare i problemi della città". Tuttavia da Forza Italia non è arrivata nessuna indicazione, mentre Alternativa Popolare propone Riccardo Visentin, che rappresenta un’ampia fetta del mondo cattolico. "La mia non è una candidatura provocatoria, ma un modo per mettermi a disposizione della coalizione", ha commentato Visentin.