Cinisello, dietro le siepi il dormitorio dei disperati

Abbattuto il filare che nascondeva i giacigli a cielo aperto

 I volontari della Protezione civile che hanno  rimosso le siepi diventate nascondiglio

I volontari della Protezione civile che hanno rimosso le siepi diventate nascondiglio

Cinisello Balsamo (Milano), 4 agosto 2019 - Un piccolo “villaggio di giacigli abusivi” dietro alle enormi siepi che dividevano il parcheggio di via Martinelli dalla recinzione della scuola media Morandi. La sorprendente scoperta è stata fatta dagli agenti della polizia locale di Cinisello e dai volontari della protezione civile cittadina che hanno eseguito il completo abbattimento del lungo filare di siepi che si estendeva per oltre un centinaio di metri. Facendo seguito all’operazione già compiuta nei giorni scorsi dagli agenti di polizia del commissariato cinisellese, che avevano rimosso il rifugio di fortuna occupato da una donna straniera e da suo figlio, ieri mattina i vigili e i volontari hanno compiuto una più radicale opera di bonifica dell’area verde. Le siepi alte più di tre metri e profonde almeno due, sono state tagliate fino alla base.

Sul terreno sono emersi diversi sacchi a pelo, vestiti, e montagne di rifiuti che testimoniano la presenza di persone. In pratica alcuni stranieri avevano trasformato la zona in un bivacco e riuscivano perfettamente a nascondersi dietro le siepi, tanto che nessuno aveva mai sospettato la loro presenza. Almeno un paio di persone vivevano in un’auto cui erano state tolte le ruote, pensando che in questo modo la polizia locale non avrebbe potuto rimuoverla. Invece la vettura è stata portata via con un carro attrezzi. Sul posto è intervenuto anche il vicesindaco Giuseppe Berlino che ha ringraziato i volontari e gli agenti per il lavoro. «Proseguiremo con lo stesso lavoro anche in via Cadorna – ha spiegato – purtroppo ci sono alcuni punti nei quali le siepi sono state lasciate crescere in modo indiscriminato e sono diventate fonte di degrado. Una manutenzione così radicale consente di pulire le aree dai rifiuti e ridurre il rischio di abusi. Le piante ricresceranno e sarà nostro dovere fare una manutenzione più puntuale».