Cinisello, la strage di alberi continua. E il cemento cresce

Negli ultimi 15 anni le piante sono calate del 20%

Taglio degli alberi

Taglio degli alberi

Cinisello Balsamo (Milano), 1 settembre 2019 - Si fa presto a parlare di ambientalismo e di sostegno al pianeta che soffre. Poi si scopre che anche i Comuni, nel loro piccolo, spesso dimenticano le pratiche più semplici per rendere il territorio un posto migliore. È il caso di Cinisello Balsamo, la città dei due parchi (Parco Nord e Grugnotorto), ma anche di grandi centri commerciali e quartieri densamente popolati come la Crocetta. Negli ultimi 15 anni si sono persi circa il 20 per cento degli alberi.

La denuncia arriva da Giancarlo Dallacosta, ex consigliere comunale dei Verdi e più recentemente del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha diffuso dati piuttosto allarmanti. Mettendo a confronto il cosiddetto "bilancio arboreo" che il Comune stila periodicamente, ha scoperto che nel 2004 a Cinisello Balsamo gli alberi presenti erano 20mila. L’ultimo bilancio, redatto quest’anno, ne conta 16.121. Una perdita di quasi 4mila piante. Si tratta di un quinto del patrimonio verde cittadino che pare essere andato in fumo: espansione edilizia e scarsa manutenzione. "Le amministrazioni che si sono susseguite non sono state capaci nemmeno di piantumare nuovi alberi in sostituzione di quelli che morivano – spiega Dallacosta –. Infatti a oggi vi sono 1.571 ceppaie, ossia alberi segati, e 1.332 fallanze ossia spazi sui marciapiedi dove gli alberi sono morti e si è preferito spargere catrame per coprirli". L’ambientalista cinisellese si rivolge al nuovo sindaco Giacomo Ghilardi affinché venga finalmente data applicazione alla vecchia legge “Un albero per ogni nato”, che risale al 1992.

"A Cinisello ogni anno ci sono circa 600 neonati. Se la politica avesse rispettato la legge e i propri programmi elettorali a favore dell’ambiente, dal 2004 a oggi avremmo 9.000 alberi in più e non quasi 4.000 in meno". Nel 2016 proprio il Movimento aveva portato in consiglio comunale un provvedimento che chiedeva il rispetto della legge, ma il Pd che era allora partito di maggioranza, votò contro. La delibera passò grazie ad un voto trasversale, ma fino ad oggi non sono stati mai stanziati fondi per attuarla, nonostante la legge nazionale preveda sanzioni per i comuni inottemperanti. "Ora mi rivolgo al nuovo sindaco Ghilardi, da poco diventato papà, affinché dia attuazione a questa iniziativa e recuperi il tempo perduto".