Sesto, CasaPound a SpazioArte: la decisione spetta alla Questura

Nonostante le polemiche, il sindaco Di Stefano è in attesa dell’ultimo via libera

CasaPound vuole organizzare un evento il 18 gennaio

CasaPound vuole organizzare un evento il 18 gennaio

Sesto San Giovanni (Milano), 28 novembre 2018 - Si attende l’autorizzazione della Questura per la manifestazione di CasaPound a SpazioArte. L’amministrazione ha infatti scritto al questore di Milano, annunciando la richiesta del partito di estrema destra per svolgere sul territorio un evento il prossimo 18 gennaio. A oggi il sindaco non si è ancora espresso pubblicamente sulla vicenda, che ha scatenato diverse polemiche, portando anche a un primo presidio organizzato dal comitato antifascista di Sesto. Gli uffici non hanno ancora dato il via libera alla concessione della sala di via Maestri del Lavoro.

A parte Sesto nel Cuore, però, all’interno della maggioranza sono tutti d’accordo nel dire sì all’evento di CasaPound. Anche i civici di Identità Civica, dopo un primo momento di perplessità, hanno dato il loro consenso alla convention. Compatto, invece, il centrosinistra che ha condannato la possibile presenza dell’ultradestra nella città Medaglia d’oro alla Resistenza. Da Articolo Uno al Pd, da La Fabbrica a Rifondazione, al sindaco Roberto Di Stefano è stata richiesta una presa di posizione forte per non oltraggiare la storia di Sesto. Sui social era stata lanciata l’idea di organizzare un presidio antifascista davanti SpazioArte durante l’eventuale iniziativa di CasaPound. Da parte del partito di estrema destra era arrivato l’invito, rivolto sempre a Di Stefano, "a non lasciarsi intimidire e ad autorizzare l’utilizzo della sala". Il primo cittadino attende insomma solo il via libera della Questura per dire sì alla concessione di SpazioArte.

La stessa informativa era stata trasmessa qualche settimane fa, quando CasaPound aveva organizzato in viale Matteotti un banchetto e in piazza Oldrini la raccolta solidale fuori dal supermercato. Lo stesso, pochi mesi fa, era avvenuto anche a Cologno Monzese, sia in occasione di un’associazione legata a CasaPound che aveva realizzato a Villa Casati un convegno e sia quando è stato allestito un villaggio per rievocare un campo nazista. Un evento che aveva suscitato mesi di polemiche e la forte opposizione dell’Anpi, ma che alla fine era stato autorizzato con un cordone di forze dell’ordine per garantire la sicurezza e scongiurare disordini.