Bresso, cantieri aperti per le vasche: "Schiaffo ai cittadini"

Il capogruppo regionale e l’eurodeputata del M5S contro l’avvio dei lavori deciso da Comune di Milano e Regione Lombardia

Proteste contro la realizzazione delle vasche

Proteste contro la realizzazione delle vasche

Bresso (MIlano), 22 luglio 2020 - «Cantieri aperti senza attendere le risposte definitive delle valutazioni d’impatto ambientale e dei ricorsi presentati dai comitati": i portavoce regionale ed europeo del Movimento 5 Stelle sono preoccupati per l’avvio dei lavori della vasca di laminazione nel Parco Nord. Massimo De Rosa, capogruppo a Palazzo Pirelli, ed Eleonora Evi, europarlamentare, entrambi cormanesi, sollevano diverse perplessità sulla decisione di iniziare subito gli interventi che porteranno, tra gli altri, al taglio di un bosco di 4 ettari.

Massimo De Rosa entra nel merito della questione: "L’accelerazione del Comune di Milano si basa sulla decisione del Tribunale delle Acque Pubbliche di respingere la sospensione del cantiere, richiesta dai cittadini in via cautelativa – inizia De Rosa –. A suscitare più di un dubbio sono le motivazioni, secondo le quali le ipotesi di rischio paventate dai comitati potrebbero essere legate al funzionamento della vasca e non ai lavori di realizzazione della stessa. In pratica, è come se dicessero: iniziamo a fare la vasca; poi, se un domani venissero accertati i rischi, abbandoniamola lì".

L’eurodeputata Evi rivendica il ruolo di Bruxelles, che ha inviato a Regione Lombardia e a Comune di Milano lettere e solleciti sulla criticità delle vasche, senza mai avere risposte: «L’apertura di questo cantiere è uno schiaffo ai moltissimi cittadini che da anni si oppongono alla vasca sulla base di legittime e fondate preoccupazioni per la loro salute – conclude Evi –. Questo avanzamento conferma la volontà, di Comune di Milano e di Regione Lombardia, di ignorare i rilievi sollevati dal Parlamento europeo sul progetto delle vasche di laminazione, in seguito all’esame dell’opera, grazie alle petizioni inviate dai cittadini di Bresso e di Senago".