Il centro civico Pertini
Bresso (Milano), 23 novembre 2018 - Centro civico Sandro Pertini chiuso a tutte le manifestazioni in programma. Troppo datate le certificazioni di agibilità in possesso della giunta del sindaco Simone Cairo per garantire un accesso sicuro e adeguato alle compagnie teatrali sul palco e al pubblico delle famiglie alle 264 poltrone della platea. I documenti, che ne accertano le idoneità risalgono addirittura al 1994; vale a dire a 24 anni fa e poi nient’altro, come ha spiegato l’assessore alla Cultura Adriano Radaelli nell’ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo a un’interrogazione presentata dal capogruppo della Lega Enzo Marchiori. La conosciuta struttura comunale di via Bologna 38 non ospiterà il calendario degli eventi in programma nelle prossime settimane: il Teatro Famiglia, con lo spettacolo per bambini “In fondo al cassetto: storie di sogni e di coraggio”, si terrà domenica 25 novembre (alle 16) al cine-teatro parrocchiale San Giuseppe di via Isimbardi 30. Al costo per le casse comunali di 220 euro: la stessa cifra sarà sborsata per ogni altro evento municipale al San Giuseppe, fino a quando non ci saranno tutte le certificazioni di agibilità per rendere a norma il Sandro Pertini. Si parla di qualche mese o forse di più.
La spesa necessaria per il restyling, secondo il Comune di Bresso, sarebbe di qualche decina di migliaia di euro. La stima è ancora provvisoria: «In funzione del valore economico, che emergerà dallo studio affidato a un professionista esterno incaricato di verificare lo stato di fatto della struttura, valuteremo la possibilità di avviare i lavori di messa a norma – continua Radaelli – E’ emerso che, già nel 2017, la Multiservizi municipale aveva segnalato le carenze amministrative». Gli interventi di messa a norma dovrebbero riguardare gli ingressi, la platea e il palco del teatro, «dagli impianti antincendio a quelli elettrici – conclude Cairo, che si è insediato come primo cittadino lo scorso giugno – L’ultimo certificato di agibilità per il Centro civico è del 1994. Appena siamo venuti a conoscenza di queste mancanze, abbiamo chiuso il teatro. Ci dispiace ma questa è la decisione più giusta. Dovranno essere formulati nuovi certificati di sicurezza e di antincendio. Prima valuteremo le opere che dovremo intraprendere e i relativi costi».