Bresso, Parco della pace: allarme degrado

Il sindaco: "Ripariamo le parti in legno, di più non possiamo fare"

La collinetta degli scivoli assottigliata dalle corse dei bimbi

La collinetta degli scivoli assottigliata dalle corse dei bimbi

Bresso (Milano), 6 aprile 2019 - Panchine rotte, cestini divelti, rifiuti e sterpaglie nella roggia, scalette di legno spezzate e, soprattutto, collinetta con i due scivoli rossi che pian piano si sta riducendo. Il Parco della Pace tra via Campestre e via Ariosto è senza pace, tra atti di vandalismo, manutenzione a singhiozzo e abbandono di macerie e di rifiuti. Solo le altalene, i castelli, la pista delle biglie e i caratteristici scivoli appoggiati alla montagnetta sono in buone condizioni. Ma non bastano a ospitare in sicurezza le corse dei bambini che frequentano la scuola elementare Papa Giovanni XXIII di via Bologna, distante solo una cinquantina di metri. In poche parole, appena suona la campanella del pomeriggio, un’oretta di gioco al Parco della Pace è più che mai una tappa all’aria aperta prima di tornare a casa. Ma non in queste condizioni, come hanno precisato, “postato” e commentato diversi genitori su alcuni gruppi di Facebook. Il parco, coi suoi 3mila metri quadrati, è accanto ai Giardini della Scienza e vicino al centro storico: «Il Parco della Pace va risistemato al più presto».

Il Comune interverrà già da domani, per la Giornata del Verde Pulito: almeno «per rimuovere i rifiuti, che vengono abbandonati, e le sterpaglie. – risponde il sindaco Simone Cairo – Si tratta di interventi di emergenza per mettere a posto le maggiori criticità, riparando soprattutto le parti in legno». Più di questo la giunta guidata da Cairo non può fare, per il momento; è necessario un nuovo accordo tra Comune e Parco Nord Milano: «Il Parco della Pace è all’interno del Parco Nord Milano. – continua Cairo – Dovrebbe essere il Parco Nord a fare la manutenzione, usando una parte delle quote che riceve. Dobbiamo lavorare su questo: il nostro obiettivo è quello di sottoscrivere una nuova convenzione tra Comune, Parco e azienda Zambon, che riguarderà anche la manutenzione e la gestione delle aree verdi di via Campestre». Ora, a preoccupare sono le listelle di legno rotte e scheggiate delle panchine e i versanti della collinetta scavati e consumati dalle corse dei bambini, per raggiungere la parte alta degli scivoli. E poi il laghetto centrale e la roggia, la fontana spenta da anni.

Non è stata più riattivata perché nel piccolo specchio d’acqua finivano bottiglie e legni. Il fondale pavimentato, dove sporge pericolosamente il bocchettone del getto d’acqua, è diventato uno spazio gioco. Il canale, realizzato in ricordo delle vecchie rogge contadine del territorio bressese, è ormai una lunga discarica, dove sono finiti con il tempo sacchetti di plastica, rami e altri rifiuti. E’ pericoloso appoggiarsi ai parapetti di legno, perché pericolanti e molto consumati.