Bresso, due candidati per gestire il campovolo. E il favorito pare essere l’Aeroclub

Enac ha aperto le buste, a giorni la scelta del vincitore

Il presidente dell’Aeroclub Antonio Giuffrida

Il presidente dell’Aeroclub Antonio Giuffrida

Bresso (Milano), 10 gennaio 2018 - Si sono presentati in quattro, ma solamente due candidati potranno aspirare a conquistare la gestione dell’aeroporto di Bresso. Lunedì mattina, nella sede romana dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) si è tenuta l’apertura delle buste per il bando che mette in palio la gestione ventennale dell’aeroporto di Bresso. Una gara che si è svolta tra le polemiche e che è stata aspramente avversata dalla politica che da questo nuovo passaggio di gestione teme nasca l’opportunità per uno sviluppo commerciale dello scalo.

Tuttavia le condizioni che emergono dalle prime fasi di assegnazione paiono premiare l’Aeroclub Milano, storico gestore dello scalo bressese che non avrebbe alcun interesse a dare vita ad un’attività aerea commerciale. Delle quattro candidature presentate, solamente due paiono avere tutte le carte in regola per concorrere davvero alla gestione. Le prime due dovrebbero essere formalmente respinte per mancanza dei requisiti. Altre due sono quelle dell’Aeroclub Milano, il cui presidente Antonio Giuffrida aveva annunciato la partecipazione, e quella di Sky Service, la società napoletana che aveva già preso in gestione alcune parti dello scalo negli anni scorsi, ma che era stata dichiarata decaduta da Enac per presunte inadempienze contrattuali.

Sulla carta questa situazione sembra finire per premiare l’Aeroclub Milano che, salvo colpi di scena, pare essere l’unico in grado di presentare condizioni completamente favorevoli. «Incrociamo le dita – afferma il presidente Antonio Giuffrida – ma siamo moderatamente ottimisti perché siamo soddisfatti del progetto presentato. Molti soci hanno lavorato gratuitamente per mettere a punto una proposta innovativa che da un lato rilancia l’aeroporto e dall’altro garantisce che non vi sarà alcuna attività commerciale, tanto meno un aumento del traffico aereo. Ci tengo al fatto che la nostra proposta rispetta i contenuti del protocollo del 2007 che vieta sviluppi commerciali».

La proposta dell’Aeroclub è quella di realizzare una Università del volo, una scuola per la formazione dei piloti civili a tutti i livelli. Già oggi a Bresso sorge la principale scuola di addestramento per i primi gradi di formazione. Verrebbe riaperta l’officina, chiusa da Enac due anni fa. Ma soprattutto verrebbero recuperate tutte le aree intorno all’aeroporto per realizzare una piscina, un campo da tennis e strutture ricreative aperte a tutta la città. «Vorremmo che l’aeroporto diventasse un luogo di aggregazione per tutta la città», afferma Giuffrida. Nei prossimi giorni sarà formalizzata la conclusione della prima fase di assegnazione con l’identificazione del vincitore. Successivamente dovranno essere compiute tutte le verifiche documentali prima di giungere alla conclusione del bando.