Bresso, il futuro dell'aeroporto: "Mai voli commerciali"

Governo al lavoro per aggiornare il protocollo d'intesa del 2007. Il sottosegretario Buffagni: dobbiamo difendere il parco

Lo scalo di Bresso

Lo scalo di Bresso

Bresso (Milano), 23 aprile 2019 - Il governo torna a gettare uno sguardo sull’aeroporto di Bresso. Da alcune settimane la Presidenza del Consiglio ha riaperto il tavolo di confronto sul futuro del campovolo bressese. Obiettivo dichiarato è quello di arrivare a un aggiornamento del protocollo d’intesa siglato nel 2007, che di fatto si sanciva l’impossibilità di spostare lo scalo turistico, ma si introduceva il principio secondo il quale la struttura del Parco Nord non avrebbe avuto un ruolo commerciale. "Negli ultimi anni questo aspetto è stato male interpretato e oggetto di numerose polemiche - spiega Stefano Buffagni, il parlamentare bressese del Movimento 5 Stelle che nel governo ricopre il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio -. Dunque ci siamo posti come obiettivo quello di arrivare a un documento aggiornato nel quale venga esplicitato in modo ancora più chiaro il fatto che Bresso non diventerà mai un aeroporto commerciale. Questo servirà a preservare una volta per tutte il parco".

Il primo incontro del tavolo istituzionale si è tenuto alcune settimane fa, ma il lavoro da fare è ancora molto lungo. A differenza del passato, quando Enac, complice anche una direttiva europea favorevole, aveva spinto più volte per introdurre elementi commerciali nello scalo, oggi il governo e i nuovi vertici dell’ente di aviazione civile dovrebbero essere allineati sull’obiettivo di preservare il parco. Per giungere al traguardo servirà la collaborazione delle amministrazioni comunali e di Città Metropolitana, che nelle prossime settimane saranno coinvolte sul tema.

"Un importante lavoro che intendiamo fare è quello di allineare le scadenze dei diversi contratti di gestione che convivono nell’aeroporto - spiega ancora Buffagni -. In questo modo contiamo di arrivare a una gara di appalto che definirà una gestione complessiva e che dunque favorirà investimenti da parte di chi intende rilanciare e far vivere queste aree, aprendole anche alla città". L’ultimo auspicio del sottosegretario bressese è che nelle pieghe del Bilancio si riescano a trovare almeno parte dei circa undici milioni di euro necessari per giungere allo spostamento delle strutture aeroportuali, che oggi sono collocate a ridosso della città. Un progetto del 2007 ne identificava lo spostamento accanto agli attuali hangar di Areu e alle aree della Croce Rossa, ma i fondi promesi allora dai governi passati non sono mai arrivati.