Aree ex Falck a Sesto, serve un garante

Mentre la commissione ecomafie visita il cantiere della Città della Salute il Comitato popolare per Sesto propone che Anac supervisioni tutte le procedure di appalto

Le aree ex Falck

Le aree ex Falck

Sesto San Giovanni (Milano), 28 febbraio 2017 - Mentre la commissione parlamentare sulle ecomafie visita il cantiere della Città della Salute e della Ricerca, c’è chi chiede un tutoraggio da parte di Anac per il maxi appalto, che secondo la sentenza del Consiglio di Stato va riaggiudicato.

Ieri mattina, sulle ex acciaierie è stato effettuato un tour – già programmato da settimane – da parte di una delegazione della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali, presieduta dall’onorevole Alessandro Bratti.  Con il sopralluogo sulle ex Falck e Vulcano, il gruppo parlamentare ha concluso la "missione" che ha riguardato tutti i luoghi di bonifica italiani e che ha coinvolto anche magistrati e tecnici consulenti della commissione. Il materiale raccolto in queste visite, per verificare lo stato di avanzamento del risanamento nei siti di interesse nazionale, sarà illustrato oggi con un’audizione in Prefettura a Milano. La società MilanoSesto, proprietaria delle aree dismesse, ha organizzato un briefing per spiegare le procedure di sicurezza e di tracciamento dei materiali. Ad accompagnare i parlamentari e i consulenti sono poi stati i rappresentanti di Arpa Lombardia.

"Abbiamo illustrato ai commissari l’attenzione rispetto al tema della trasparenza del cantiere, che abbiamo voluto il più aperto e pubblico possibile - sottolinea il sindaco Monica Chittò - organizzando visite guidate che hanno permesso a oltre 600 persone di toccare con mano l’evolversi dei lavori". Intanto il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso di Salini Impregilo, ha imposto la revisione dell’aggiudicazione del maxi appalto sulla Città della Salute: la gara non è stata annullata ma Infrastrutture Lombarde dovrà rivedere i punteggi assegnati alle imprese partecipanti.

"Il progetto va avanti. Si tratta solo di un contrattempo risolvibile in meno di un mese", commenta Roberto Di Stefano (Forza Italia). Tuttavia, Sandro Piano (Comitato popolare X Sesto) invita Regione e Comune a chiamare in causa l’Autorità Nazionale Anticorruzione. "Ogni giorno di ritardo è un danno per tutta la comunità. Auspichiamo maggiore attenzione nelle scelte e nei passaggi procedurali, invitando alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con Anac per l’avvio di una procedura di vigilanza collaborativa, applicata come buona pratica in altri grandi appalti pubblici. Anac garantirebbe un adeguato supporto giuridico per contenere ulteriormente i vizi nelle procedure, garantendo al contempo una sorveglianza sugli appalti pubblici".