Sesto, crisi Area Sud: appalto rifiuti in bilico

La società chiede la rescissione del contratto. Si rischia l’emergenza

Problemi per il servizio di raccolta rifiuti

Problemi per il servizio di raccolta rifiuti

Sesto San Giovanni (Milano), 30 luglio 2019 - Area Sud Milano potrebbe uscire di scena. Nei giorni scorsi, al Comune, è arrivata una comunicazione da parte del curatore fallimentare della società, che a febbraio ha depositato la richiesta di concordato preventivo e che a Sesto ha in gestione il servizio di igiene urbana (pulizia strade e raccolta rifiuti). "Siamo stati informati del fatto che la procedura di affitto del ramo d’azienda, limitata al nostro appalto, non sia andata a buon fine - spiega il sindaco Roberto Di Stefano -. Il curatore sta quindi cercando altre strade". La prima opzione viene così archiviata. Nessuna altra azienda del settore si è fatta avanti per rilevare la partita cittadina.

Come avrebbe fatto sapere una nota della società, l’appalto sestese non soddisferebbe gli elementi di economicità per poter subentrare e prendere in affitto il ramo d’azienda da Area Sud. Tradotto: il bando pretende troppo per l’importo erogato. Il curatore starebbe ora cercando soluzioni alternative. "Ci è stata prospettata la risoluzione del nostro contratto, che sarebbe l’elemento che manda in tilt i conti di Area Sud - rivela Di Stefano -. Lo scenario che ci è stato ipotizzato prevede una risoluzione bonaria". Che il Comune non intende concedere: si perderebbe, infatti, la fideiussione di 2 milioni di euro, che resterebbe alla società di Rozzano. È possibile, invece, che sarà lo stesso tribunale a definire lo scioglimento del contratto: a quel punto, il Comune subirebbe la decisione e potrebbe escutere la fideiussione. "Che è per noi vitale per non rischiare di avere, almeno per 10 mesi, un’emergenza rifiuti pari a quella di Roma o di Napoli qualche anno fa", ammette Di Stefano. Se Area Sud dovesse uscire di scena, il municipio dovrà bandire una nuova gara per rimettere sul mercato il servizio di igiene urbana. "Una procedura simile ha bisogno di almeno un anno, 10 mesi se siamo veloci e non ci sono intoppi e ricorsi di chi viene escluso o di chi non vince". Il nodo è il periodo precedente all’assegnazione definitiva.

"Oggi abbiamo un appalto in emergenza con Amsa: se si verifica un’interruzione di servizio momentaneo, come accaduto l’anno scorso per lo sciopero dei dipendenti di Area Sud, subentra la società milanese e poi i costi vengono scomputati all’attuale gestore. Ci è però già stato detto che per 10 mesi è impensabile attivare una procedura simile, anche perché Amsa non avrebbe i mezzi a disposizione per effettuare gli stessi passaggi e ritiri". Dieci mesi non possono essere un’emergenza da tamponare e i costi sarebbero stellari. A questo serve la fideiussione: a realizzare una manifestazione di interesse, con un iter ristretto a invito di aziende del settore della zona e aggiudicazione sulla base dell’offerta più vantaggiosa per le casse pubbliche. "È ovvio che per un anno i costi saranno più alti, perché quell’aggiudicatario non potrà ammortizzare i costi su un appalto lungo. In questo periodo, andremo avanti con la gara vera e propria". Ora l’avvocatura dell’ente sta verificando le clausole per il passaggio dei dipendenti e dei mezzi.