Sesto, botta e risposta da 70mila euro tra Anpi e Comune

La cartella esattoriale mette a rischio il circolo di Villa Zorn

Villa Zorn

Villa Zorn

Sesto San giovanni (Milano), 3 febbraio 2018 - «La sezione Anpi 340 Martiri non ha nessun debito di 70mila euro con il Comune e neppure il circolo cooperativo Anpi». Parola di Luigi Guerra, il presidente del circolo che ha in affitto i locali del ristorante e l’area della pista da ballo per la somma di 50mila euro annui. «Da alcuni anni, a seguito di novità intervenute in ambito legislativo, non abbiamo più potuto gestire con i volontari l’attività commerciale. È quindi stato necessario stipulare un contratto di affitto d’azienda con gestori esterni – spiega Guerra – Il ricavato dell’affitto non è un subaffitto o peggio una cresta sull’affitto e ci ha permesso di continuare a fare la manutenzione ordinaria e straordinaria della pista e svolgere attività ricreative, culturali e sociali a Villa Zorn».

Da contratto, ricorda il presidente, «il circolo ha l’impegno di realizzare lavori di manutenzione e rinnovamento del dancing, come del resto si è fatto nel corso dei 70 anni trascorsi. I nuovi interventi manutentivi sono però stati sospesi in attesa del parere favorevole della Soprintendenza delle Belle Arti al progetto di finanza, presentato nel dicembre 2014 all’amministrazione dal circolo e dalla G.D.S. Il parere favorevole è arrivato solo a novembre». Il progetto riguarderebbe tutta la dimora storica, è concluso e aspetta solo l’approvazione di giunta e Consiglio.

«A ottobre abbiamo inviato un documento all’amministrazione, sollecitando un incontro per capire come proseguire e stabilire i tempi e i modi del nostro intervento al Pino Argentato, senza ottenere alcuna risposta. Ora, con la richiesta di pagamento di 70mila euro e l’invio di una cartella esattoriale, si è interrotto ogni possibile proseguo, rinviando la riqualificazione di giardino e dancing Pino Argentato». Inoltre, lamenta Guerra, «si provoca nei fatti la chiusura del circolo, scacciando da Villa Zorn un presidio democratico che ha assicurato momenti di vita ricreativa, sociale e culturale nel cuore della città a intere generazioni di sestesi». «I contratti firmati dal circolo stabiliscono che, qualora i lavori non vengano eseguiti prima della scadenza della concessione, l’importo dovrà essere monetizzato – replica il Comune – Sono passati oltre 3 anni da quando (31 dicembre 2014), gli importi in questione avrebbero dovuto essere pagati».