Sede Aned in vendita, il Comune di Sesto segna un punto

Per il Tar è "improcedibile" il ricorso presentato da Aned

I membri della storica associazione non ci stanno

I membri della storica associazione non ci stanno

Sesto San Giovanni (Milano), 14 ottobre 2019 - Si è concluso in un nulla di fatto il ricorso al Tar che l’Associazione ex deportati di Monza e Sesto San Giovani ha presentato per tentare di bloccare la procedura di vendita da parte del Comune della sede di via dei Giardini a Sesto. L’11 ottobre scorso, a un mese esatto dalla presentazione dell’atto, il Tar ha sentenziato come "improcedibile il ricorso". Alla base della decisione dei giudici amministrativi c’è il fatto che la procedura di vendita all’asta, voluta dal Comune per questa sede e per quelle di diverse associazioni sestesi, non è ancora avvenuta, dunque non vi sarebbe alcun danno per l’associazione che non è stata ancora sfrattata.

"La documentazione in atti – si legge nella sentenza - evidenzia che la gara del 17 giugno 2019, regolata dal bando pubblicato il 19 giugno 2019 e svoltasi il 18 luglio 2019, è andata deserta, sicché non ha condotto ad alcuna aggiudicazione e, di conseguenza, non può condurre alla stipulazione di contratti di vendita in relazione all’immobile cui si riferisce l’interesse azionato dalla società ricorrente". Dunque l’eventuale annullamento dei provvedimenti impugnati non rivestirebbe alcuna concreta utilità per la ricorrente. Inoltre il Tar ha ritenuto infondate in questo momento anche le richieste di prelazione, in caso di vendita, da parte dell’Aned per l’assegnazione degli spazi di proprietà comunale, in quanto la stessa associazione non ha finora partecipato all’asta che era stata bandita dal Comune. Questioni di lana caprina, sembrerebbe. Ma il tribunale è stato chiamato a pronunciarsi sui fatti, che al momento sembrano essere dalla parte del Comune. L’amministrazione del sindaco Roberto Di Stefano ha infatti annunciato l’intenzione di vendere gli immobili di via dei Giardini, che ospitano le sedi di associazioni storiche come Auser, Freecamera, Cai, Avis, Ventimila Leghe, Maestri del Lavoro, Mutilati e Invalidi, e anche l’Aned, con il suo prezioso archivio storico.

L’intenzione di vendere era piovuta come un fulmine a ciel sereno sulle associazioni, informate a cose fatte. La prima asta bandita il 22 luglio scorso è andata deserta. Ma ora, forte anche della sentenza del Tar, il sindaco si dice intenzionato ad andare avanti. "Predisporremo un nuovo bando per un’asta al ribasso - rilancia -: il Pd ha creato un buco di bilancio che ci ha imposto un difficile piano di rientro che prevede anche la vendita di queste sedi comunali che negli anni erano state concesse a prezzi totalmente fuori mercato, con ripercussioni sulle casse comunali". © RIPRODUZIONE RISERVATA