Paderno Dugnano (Milano), 3 aprile 2014 - Il via vai dei camion, gli affari non floridi come prima ma solidi, i clienti, i 26 posti di lavoro che sembravano sicuri. Puff, sparito tutto in pochi mesi. In via Coppelli, case e capannoni a Cassina Amata, la routine di un’azienda di trasporti internazionali — buon giro di commesse, mai un licenziamento — è stata sconvolta dalla scomparsa del proprietario. Geoffrey Page Barton è svanito nel nulla il 21 novembre da Rovenna, a Cernobbio. Rapito, ucciso, fuggito? Le ipotesi sono sul tavolo, la Procura ha aperto un fascicolo ma di lui, che quella mattina si stava recando al lavoro con i mezzi, ancora nessuna traccia.
L’unica certezza è che dal giorno della scomparsa tutto è andato a rotoli. Tanto che ora la società Imx Italy, regalo del padre a quell’australiano di 46 anni gentile e benestante, «va verso la cessazione dell’attività». Lo annuncia, sconfortato, l’amministratore speciale nominato dal tribunale di Como, l’avvocato Vincenzo Angelo Spezziga, per traghettare la società nonostante la sparizione del titolare. «La Imx ha perso tutta la clientela — spiega Spezziga —, la situazione è grave». Già un mese dopo l’inizio di questo mistero i cancelli di via Coppelli 20 erano stati chiusi da lucchetti. A casa, sconfortati, i 26 dipendenti. Qualcuno, nelle settimane successive alla scomparsa di Barton, ancora si ostinava a entrare nei capannoni ma di lavoro non ce n’era già più. Nelle ultime settimane i lavoratori, che si sono rivolti sia al Comune di Paderno sia alla Cisl di Como per avere consigli e sostegno, si sono licenziati.
«In azienda resta ancora una decina di persone», spiega l’amministratore. Per loro il futuro non è roseo. E che chi, tra coloro che hanno gettato la spugna, che ha persino lasciato temporaneamente la casa a Paderno per cercare lavoro al paese. Barton era amministratore unico della Imx dall’ottobre 2012 e nessuno della famiglia è coinvolto nella gestione della società. «Conto di chiudere la pratica nel più breve tempo possibile», ammette l’avvocato Spezziga. Sul fronte dell’indagine, intanto, le acque sono immobili e tutte le piste restano aperte. La giovane compagna Leila, la prima a denunciarne la scomparsa, sta perdendo le speranze: «Sono certa che sia morto».
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