Sesto San Giovanni, 3 luglio 2013 - Bonifiche ex Falck, avanti tutta. Almeno sulla porzione da 200mila metri quadrati che dovrà ospitare la Città della salute e della ricerca. Nei giorni scorsi le ruspe hanno iniziato a sgomberare il suolo dai rifiuti, operazione preliminare ai lavori veri e propri di pulitura del terreno dall’inquinamento industriale. E Sesto Immobiliare, proprietaria dell’area, ha spedito gli inviti per individuare l’impresa - o più probabilmente le imprese - che si occuperanno di tutto l’intervento: gli scavi, la vagliatura, il trasporto dei materiali, la realizzazione dei pozzi che pescheranno l’acqua di prima falda, per la messa in sicurezza, fino alle analisi di laboratorio che dovranno accompagnare, passo dopo passo, ciascuna operazione.


Venticinque le lettere con la manifestazione d’interesse, secondo una procedura molto simile a quelle pubbliche. Di fatto una vera e propria gara d’appalto. «Il vincitore sarà scelto da una commissione nominata in accordo con la prefettura, nel rispetto del protocollo di legalità», ha spiegato l’amministratore delegato di Sesto Immobiliare, Maurizio Monteverdi.

Il progetto di bonifica, oggetto del bando, è già stato approvato dal ministero dell’Ambiente, che ha concesso di procedere «per fasi o stralci funzionali» proprio a partire dalla zona destinata alla Città della salute e della ricerca, considerata «opera di interesse strategico». A una condizione: l’accettazione di tutte le prescrizioni. Sesto Immobiliare le ha accolte formalmente, mentre ha impugnato - con un ricorso al Capo dello Stato - le osservazioni ricevute per la bonifica del resto dell’area (oltre un milione di metri quadrati), ritenendole inapplicabili per i costi eccessivi (che potrebbero lievitare da 180 milioni di euro a oltre 400).


Entro la fine di luglio, dunque, dovrebbe essere individuata l’associazione di imprese che effettuerà i lavori. E a settembre potrebbero aprire i cantieri. Dopo l’estate partirà anche la messa in sicurezza della falda: serviranno sei pozzi, due sono già stati realizzati. I tempi della bonifica, cadenzati fase per fase, saranno indicati all’interno del cronoprogramma che l’operatore sta mettendo a punto con i tecnici del Comune e della Regione, atteso dal presidente Maroni e dall’assessore Mantovani, per fissare compiti e responsabilità di ciascuno, dall’inizio fino al completamento di tutti i lavori. Obiettivo: far partire la Città della salute e della ricerca entro l’inizio del 2019.

patrizia.longo@ilgiorno.net