Sesto San Giovanni, 13 settembre 2011 - Ha avuto tutta l’estate per fare razzia negli edifici scolastici chiusi per ferie. Invece, ha scelto di entrare in azione alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico il ladro di rame finito in manette domenica notte. G. C., 33 anni, originario di Canosa di Puglia, è stato pizzicato dagli agenti di polizia mentre stava portando via tutte le finiture metalliche presenti all’esterno dell’istituto Italo Calvino di via Marx a Sesto San Giovanni. A pizzicarlo, intorno alla mezzanotte, è stato un passante che lo ha visto all’opera mentre cercava di smontare un pluviale. Impossibile scambiarlo per un operaio alle prese con gli ultimi lavori: il passante ha subito pensato male e ha telefonato al 113 per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

In pochi minuti la scuola è stata circondata dagli uomini della polizia di Sesto e dai colleghi del commissariato di Cinisello. G. C. ha cercato di fuggire dopo essersi disfatto del bottino e degli attrezzi da scasso, ma è stato fermato mentre cercava di scavalcare la cinta della scuola.

Fino all'ultimo ha cercato di difendersi dalle accuse, affermando di essere estraneo a qualsiasi furto. Ma le prove erano schiaccianti. Il custode della scuola ha verificato che in molti punti erano stati strappati e portati via i pluviali in rame. Successivamente, dalla perquisizione di G. C. sono spuntante le chiavi di un’auto che si trovava parcheggiata nelle vicinanze della scuola. All’interno erano custoditi diversi tubi di rame. L’uomo, che per altro era stato già pizzicato in passato per lo stesso reato, è stato dunque arrestato con l’accusa di furto aggravato e potato al carcere di Monza in attesa del processo.

Da anni il furto e la ricettazione del rame utilizzato nelle finiture di palazzi ed edifici pubblici rappresenta un problema molto serio sia per gli amministratori degli stabili privati che per le amministrazioni comunali. Interi edifici vengono letteralmente spogliati dei pluviani e dei cordoli metallici che in qualche caso hanno funzioni di sicurezza oltre che estetiche. Un danno che per le sole amministrazioni comunali ogni anno ammonta a diverse decine di migliaia di euro.