Sesto San giovanni, 30 maggio 2011 - Il box dell'orrore, il mostro di Cinisello Balsamo. A cinque giorni dal ritrovamento di una prostituta seviziata e uccisa in un garage, ripercorriamo le tappe di questo delitto che ha ancora molti aspetti da chiarire, attraverso i suoi luoghi e i suoi protagonisti.
 

L'ASSASSINO - Si chiama Antonio Giordano, è un muratore di 44 anni di Sesto San Giovanni. Separato dalla moglie, due figli, era tornato a vivere con mamma e sorella in un quartiere di case popolari a ridosso delle aree Falck. Da gennaio non aveva più un lavoro stabile. Incensurato, era stato già segnalato più volte dalle forze dell’ordine come frequentatore di prostitute.
 

LA VITTIMA - Gianina Viorica Ganfalianu aveva 43 anni e veniva dalla Romania. A Sesto dal 2007, batteva lungo via Carducci, all’altezza del distributore Total. Nel suo Paese aveva lasciato i suoi due figli: si prostituiva per mantenerli agli studi.
 

LA SEGNALAZIONE - Sabato 21 maggio una lucciola ghanese di 24 anni che si fa chiamare Sunny fugge dalle grinfie di un uomo che voleva costringerla a un rapporto estremo. [QNFIRMA]<MC2>Quell’uomo è Antonio Giordano.[/QNFIRMA] Viene salvata dai carabinieri di Sesto ai quali racconta la sua brutta avventura.
 

IL FERMO - Messi in allarme dal racconto della prostituta, mercoledì 25 maggio i militari bussano alla porta di Giordano e con lui si recano in vicolo Villa Rachele, a Cinisello, dove la ghanese aveva raccontato di essere stata condotta. Nel garage, la scoperta: una donna legata e uccisa. Giordano viene fermato e portato in carcere a Monza.
 

IL CORPO - La vittima viene ritrovata inginocchiata sul pavimento, accanto al letto ricavato nel box. Ha il collo legato da un cavo elettrico assicurato alla trave di una mensola. Le mani e i piedi stretti da un altro cavo. In bocca un pezzo di carta e le labbra bloccate da un nastro adesivo che le copre in parte anche il naso. Verrà identificata con certezza solo sabato dopo l’autopsia, grazie alle impronte digitali.
 

LE TANE - Giordano aveva una doppia vita di cui nessuno, nella sua famiglia, era a conoscenza. Muratore di giorno, frequentatore di prostitute durante la notte. Per i suoi incontri usava il box di vicolo Villa Rachele, a Cinisello, e altri due garage, in via Vobarno a Sesto, dove teneva materiale porno.
 

LA DONNA MISTERIOSA -Nelle prime ore dopo la cattura, un muratore che ha il box vicino a quello di Giordano a Cinisello ha raccontato di aver visto spesso una bella donna entrare di buon mattino nel garage maledetto. Ma questa testimonianza ha perso via via consistenza.
 

LE FALSE PISTE - In un primo momento si era pensato che Giordano utilizzasse il suo seminterrato come set per «snuff movie»: video in cui le donne sono torturate, e non per finta. L’ipotesi non ha trovato riscontri.
 

L'OMBRA - Fra le piste più battute c’è quella del killer seriale. Ad accreditare questa versione, gli strumenti trovati nel box - cavi e corde - ma anche inquietanti precedenti di lucciole uccise con modalità simili a quelle usate per la prostituta di Cinisello.
 

I CASI SOSPETTI - Dalle tre prostitute strangolate fra il 2007 e il 2008 nel Lecchese, a omicidi che si sono consumati nel Nord Milano. Nel 2000 una lucciola era stata trovata morta in via Venezia, a Sesto, strozzata con una calza.
 

LA COINCIDENZA - Nel 2006 una prostituta venne picchiata da un uomo fuggito a bordo di un Bmw. In quel periodo Giordano era proprietario dello stesso modello di macchina.
 

LE AMMISSIONI - Il muratore è stato interrogato sabato per la convalida del fermo. Dopo il mutismo iniziale, ha cominciato a fornire la sua versione: «Facevo un gioco erotico: quella donna mi è morta tra le mani, senza che me ne accorgessi».
 

GLI INTERROGATIVI - Chi è veramente Giordano? Un maniaco o un serial killer? E se è vero che il suo era solo «un gioco erotico», cosa intendeva fare del corpo? L’uomo sarà interrogato di nuovo, probabilmente in settimana, dal pm Franca Macchia. Non si escludono colpi di scena.