Sesto San Giovanni, 8 febbraio 2011 – Sedici arresti in due anni di indagini. Quasi dieci chili di droga sequestrata, con armi e proiettili. Dieci persone che saranno denunciate a piede libero, mentre altre potrebbero finire in prigione in un nuovo filone di indagine. È stata azzerata dai carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni l’organizzazione accusata di rifornire di droga gli spacciatori delle piazze e dei giardini pubblici di mezza Sesto San Giovanni.

L’operazione «Aperitivo», visto che nel linguaggio in codice i trafficanti davano appuntamento ai loro acquirenti per un aperitivo nei principali bar cittadini, era partita nella primavera 2009. Grazie a intercettazioni, pedinamenti e indagini ambientali, i militari coordinati dal capitano Francesco Contiero sono riusciti a ricostruire un complicato intreccio di rapporti tra piccoli spacciatori locali e personaggi di spicco della criminalità specializzati nel traffico di stupefacenti in grossi quantitativi.

Tra giugno e dicembre 2009 erano finite in manette 9 persone, tra questi almeno due degli esponenti di spicco che tenevano le redini del vorticoso giro di soldi e droga. L’altra notte, su ordine del pubblico ministero Alessandro Pepè, il blitz delle forze dell’ordine a Sesto e a Milano, nella zona di via Adriano, ha consentito di stringere le manette ai polsi di altre 7 persone. A reggere il giro, secondo gli investigatori, erano Fabrizio Guernelli e Gianluca Ferrari, arrestati entrambi nel settembre 2009. Guernelli era già noto alle forze dell’ordine e sottoposto a sorveglianza speciale.

Terzo elemento di spicco sarebbe Salvatore Tumeo, 56 anni, ufficialmente rappresentante di commercio, già conosciuto alla giustizia, catturato l’altra notte in casa a Sesto. A loro avrebbero fatto riferimento una decina di spacciatori e piccoli trafficanti che operavano a Sesto smerciando piccoli quantitativi di droga. Sempre nel corso dell’ultimo blitz è finito in manette Massimo Amoruso, fermato in Puglia: l’artigiano foggiano è stato intercettato più volte mentre si recava a Milano per acquistare quantitativi di droga «rilevanti»: in un caso il suo debito con Guernelli ammontava a 122mila euro.

Fermati anche i fratelli Francesco e Vittorio Di Fazio, di 51 e 54 anni, residenti a Milano, già noti per altre indagini analoghe. E ancora, Paolo Catta, 57 anni, che aveva creato il suo piccolo mercato in via Pisa. Infine Andrea M., 21 anni, cuoco, brianzolo, l’unico incensurato. A tutti viene contestata l’accusa di spaccio senza l’aggravante dell’associazione a delinquere, in quanto ognuno operava autonomamente.