Sesto San Giovanni, 20 novembre 2010 - Raccolta di firme nelle farmacie cinisellesi, approvazioni di ordini del giorno in tutti i consigli comunali, una nuova manifestazione in occasione della giornata mondiale contro l’Hiv/Aids: si moltiplicano le iniziative dei Comuni del Nord Milano contro la chiusura della sede sestese dell’Uomts, l’unità operativa che si occupa delle malattie sessualmente trasmesse, prevista per la fine di dicembre ma forse posticipata di due mesi.

L’altra sera in Villa Puricelli Guerra, a un dibattito organizzato dal Pd, si sono ritrovati ancora sindaci, assessori, forze politiche, associazioni, medici per ribadire il loro «no» alla perdita di un servizio d’eccellenza. Tanto più alla luce di un quadro per nulla roseo tratteggiato dalla responsabile dell’Uomts dell’ospedale Sacco, Giovanna Orlando, dal direttore scientifico di Donne in rete, Alessandro Battistella, e dalla presidente di Nps (Network persone sieropositive) Rosaria Iardino: solo dall’Hiv, ogni giorno nel milanese sono colpite due persone, tante quante nell’intera New York; il 30 per cento dei sieropositivi non è consapevole di esserlo, con gravi ritardi nelle cure fondamentali e con il grosso rischio di trasmettere il virus inconsapevolmente.


Per contrastare malattie per nulla scomparse come sifilide, clamydia, herpes genitale, epatite, e dalle gravi conseguenze sociali (aborti, infertilità, tumori, infezioni congenite trasmesse da mamma a bimbo, inabilità al lavoro), una sola è la ricetta: prevenzione. «Le chiusure di questi servizi, per riduzioni di costi, fanno parte di politiche miopi — ha detto Battistella —: tra qualche anno pagheremo molti più soldi per le cure».

L’Uomts sestese rischia di essere sacrificato nella separazione tra Asl di Monza (da cui dipendeva) e Asl di Milano (sotto cui è confluita). «Non si capisce come mai si definisce anomalo il servizio sestese, perché prevede anche la somministrazione dei farmaci retrovirali in sede ambulatoriale, se poi l’Asl di Monza continuerà a fare altrettanto nei suoi presidi» ha sottolineato la consigliera regionale del Pd, Sara Valmaggi, che nei giorni scorsi ha incontrato il direttore dell’Asl Milano, Walter Locatelli, insieme alla senatrice sestese Fiorenza Bassoli. Che ha aggiunto: «È importante che si sia creato una sorta di coordinamento. In questa battaglia le amministrazioni locali non possono essere lasciate sole».