Sesto San Giovanni, 10 novembre 2010 - E' arrivato di sorpresa. Si è portato dietro il computer portatile e ha iniziato a far vedere le novità ai commercianti della zona. Buona la prima, Tiziano Spinelli se ne è andato con le prime luminarie di Natale già piazzate. Come da pronostico, i primi a sceglierle sono stati i negozianti della Rondinella, che da anni si servono dall’elettricista brianzolo. «Quest’anno una botta di vita, saremo all’avanguardia — scherzano Guido Camozzi e Roberto Tentori, storici esercenti di via Picardi —. L’anno scorso eravamo tornati alla tradizione con l’immagine del fiocco». Stavolta, invece, si sperimenta. I fili di luci sono addirittura due: a quello di stelline colorate ne segue un altro che ricrea la neve che cade.

«Siamo stati i primi e quindi avevamo tutto il parco luci a disposizione». Stoccata ai colleghi? Ma quando mai. «Speriamo di essere da traino a tutti gli altri — spiega Tentori —. Ormai, da anni apriamo i festeggiamenti natalizi a Sesto. Siamo i più bravi? Forse ci organizziamo in tempo».
 

Alla Rondinella  non solo è stato scelto il soggetto. L’altro giorno le luminarie sono anche state montate in via Picardi, via Giusti e nel primo tratto di viale Matteotti e ora aspettano solo di essere accese. «Faremo una prova generale e sabato 27 novembre attaccheremo l’interruttore — annuncia Tentori —. Il giorno dopo sarà la prima domenica di apertura straordinaria per i negozi e vogliamo regalare le luci alla città». La fattura pesa quasi come quella dell’anno scorso: 4.500 euro in totale, divisi tra 45 commercianti. «Alla fine sono sempre cento euro a testa, non una grossa cifra quindi. Si può fare». Anche se si potrebbe fare meglio, dicono gli esponenti dell’associazione di via Picardi. «Ogni anno c’è sempre una somma a disposizione tra il contributo del Comune, dell’Unione Commercianti e di qualche privato, come la Banca di Credito Cooperativo».
 

«Ci si potrebbe benissimo sedere insieme attorno a un tavolo e decidere come usare questi fondi: per le luminarie della città, per le feste, per le fiere». Soprattutto sarebbe il luogo giusto per decidere dove mettere questi soldi. «La gran parte è sempre investita per illuminare le solite vie. Ma Sesto non è solo il centro storico. Chi si autogestisce e si autotassa come noi o i vicini di viale Casiraghi, che si trovano anche a sborsare 250 euro a testa, dovrebbero essere premiati». E mentre continuano ad andare avanti con le loro gambe, l’Unione ha promesso che quest’anno si darà un segnale a tutta la città e non soltanto al centro storico.