L'INTERVISTA A SALVINI "Chiudere subito le Prefetture, poteri ai sindaci sugli immigrati"

Il segretario della Lega Matteo Salvini: spetta a loro decidere di Massimiliano Mingoia

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Milano, 24 luglio 2015 - «L’emergenza immigrati? Io chiuderei le Prefetture e darei non qualche potere in più, ma tutti i poteri ai sindaci». Il segretario della Lega Matteo Salvini non solo darebbe più competenze sull’immigrazione ai primi cittadini come proposto dal premier Matteo Renzi, ma coglierebbe la palla al balzo per eliminare la figura dei prefetti, una vecchia battaglia del Carroccio.

Salvini, i prefetti non le stanno proprio simpatici. «Quando andremo al governo chiuderemo le Prefetture e i poteri per l’ordine pubblico saranno in capo ai primi cittadini. Quello che proprio non torna nel ragionamento di Renzi è un’altra cosa: premiare con l’allentamento del Patto di stabilità quei sindaci che accolgono gli immigrati nello loro città. Un provvedimento demenziale».

Le piacerebbe candidarsi a sindaco di Milano con i super poteri sulla gestione dell’immigrazione? «Beh, gestire l’emergenza profughi non è esattamente il sogno di un sindaco. O ai Comuni ridanno poteri di spesa, insomma poteri effettivi, oppure il sindaco attualmente decide solo dove mettere gli autovelox e quanto far pagare i tavolini dei bar. Ma che siano i sindaci a decidere sull’emergenza profughi invece che qualche burocrate nominato dal Governo è cosa buona e giusta».

Martedì lei ha detto che si candiderebbe a sindaco solo per dare un dispiacere ai benpensanti di sinistra e costringerli a lasciare Milano. Conferma? «Era una battuta. Ma il centrodestra deve tirare fuori un nome spendibile in tempi brevi. Io continuo a dire che fare il sindaco di Milano è il mestiere più bello del mondo. Ma c’è bisogno di tempo da dedicare alla città. Conto sul fatto che emerga qualche candidato in grado di affrontare la sfida. Poi io mi candiderò in Consiglio comunale per dargli una mano a vincere».

Se questo candidato non emergesse, lei potrebbe ripensarci e correre? «Mi fa piacere che tanta gente me lo stia chiedendo: cittadini, imprenditori, commercianti. Anche in Forza Italia. Ma l’eredità che lascia la sinistra è talmente imbarazzante che le persone che vogliono spendersi per Milano si faranno avanti».

Il nome del candidato sindaco sarà il frutto dell’alleanza Lega-FI? «La coalizione è formata da Lega, FI, Fratelli d’Italia. Non ci sarà chi sta governando con Renzi».

Si riferisce al Nuovo centrodestra? «Sarebbe incoerente allearsi con chi è parte del Governo Renzi. Come si fa a proporsi come alternativa alla sinistra con qualcuno che sta governando con la sinistra?».

C’è qualche nome di candidato che la convince? Del Debbio? «Del Debbio è una persona in gamba che ha già amministrato Milano da assessore e potrebbe farlo ancora. Ma ci sono anche altri nomi. Bisogna partire dalla condivisione delle idee per il futuro di Milano».

Nel centrosinistra si parla di un ticket Sala-Majorino? «Se la sinistra si porrà in continuità con Pisapia sarà un disastro per loro. Sala, Majorino, De Cesaris? Cambia poco. Un Pisapia 2 non conquisterà Milano».