Vulvodinia, la malattia di Giorgia Soleri: arriva la diagnosi in 30 minuti

Grazie al Q-Tipe Test, un esame specifico della vulva, tempi tagliati sdrasticamente. La fidanzata di Damiano dei Maneskin da sempre in prima linea nella battaglia

La presentazione dell'iniziativa dello scorso maggio sulla vulvodinia

La presentazione dell'iniziativa dello scorso maggio sulla vulvodinia

 Roma, 1 luglio 2022 . - Una bellissima notizia per tutte le donne che soffrono di vulvodinia, malattia considerata "immaginaria" fino a pochissimi anni fa. Arrivauna svolta nella diagnosi e nella cura di una patologia che affligge una donna su sei. In Italia, senza considerare i dati sommersi, si stima infatti che circa il 15% della popolazione femminile soffra di vulvodinia. Una problematica invalidante, oltretutto, che colpisce un'ampia fascia d'età compresa tra i 14 e i 70 anni.

A soffermarsi sull'importante risultato raggiunto è la dottoressa Rosanna Palmiotto, ginecologa ambulatoriale a Udine, che ha dedicato i suoi studi ad approfondire la natura di questa patologia, da cui lei stessa è stata affetta da giovanissima e per la quale è considerata una antesignana nel campo delle cure. "Fortunatamente, oggi, dopo il Q-Tipe Test, un esame specifico della vulva e una valutazione approfondita del muscolo pelvico- spiega- in poco più di mezz'ora siamo in grado di diagnosticare il problema e, soprattutto, di prospettare una terapia alle mie pazienti, che troppo spesso arrivano da me demotivate e fortemente provate psicologicamente perché incomprese e sfiduciate dai vani tentativi di cura proposti loro negli anni". "

È un grande traguardo- aggiunge Palmiotto- perché, fino ad ora, questa malattia veniva diagnosticata, in media, con quattro anni e mezzo di ritardo". Caratterizzata da svariati sintomi come bruciore vaginale, infiammazione frequente e dispareunia, ossia dolore durante il rapporto sessuale, la vulvodinia è una malattia invalidante che compromette la vita personale e affettiva di molte donne. Riconosciuta dalla comunità scientifica come malattia soltanto nel 2003, la vulvodinia è stata per anni vissuta dalle donne come un 'segreto', un disagio psicofisico silenzioso e privo di soluzione, su cui non vi era alcuna evidenza scientifica.

Giorgia Sileri

Oggi, anche grazie all'intervento pubblico di influencer come Giorgia Soleri supportata da fidanzato, Damiano cantante dei Maneskin, , che ha dichiarato di essere affetta da vulvodinia, questa patologia ha avuto una eco mediatica importante ma, nonostante questo, sono ancora troppi gli specialisti che tardano nel diagnosticarla, aggravando ulteriormente la condizione delle donne che ne sono affette. "Sulle malattie di genere- informa poi Palmiotto- c'è ancora troppa chiusura mentale, come dimostra la bassissima presenza di medici specializzati sulla vulvodinia, una malattia da cui è però urgente e importante sapere che si può guarire, grazie a un approccio medico multidisciplinare e personalizzato che coinvolge diverse figure, a seconda dei casi: ginecologo, osteopata, sessuologo, psicologo e posturologo".

Cause e sintomi

"Le cause di questa patologia possono essere infatti molteplici- dichiara inoltre- e risalgono quasi sempre all'infanzia: attività fisica che ha contratto il muscolo pelvico, ferite emozionali derivanti da abusi sessuali che hanno generato una chiusura del pavimento pelvico e molte altre casistiche che richiedono cure diverse a seconda della genesi del problema". Come capire se si è guariti dalla vulvodinia? Quando si ricomincia ad avere una vita sessuale serena e quando problemi come bruciore per aver semplicemente accavallato le gambe sono soltanto un lontano e brutto ricordo. "Mi batterò- afferma infine Palmiotto- affinché questa malattia ancora troppo invisibile, ma certo non immaginaria, sia non solo riconosciuta con immediatezza dai miei colleghi ma anche affinché le proposte di legge portate in Parlamento tra marzo e aprile inseriscano la vulvodinia nella lista delle malattie croniche e invalidanti, riconosciute dal Servizio sanitario nazionale", conclude.