Mascherine? C'è voglia di sorridere, boom di visite dal dentista

Dopo i lockdown e le mascherine, si torna a curare l'estetica, il bruxismo e l'allineamento. Anche grazie a nuove tecniche mininvasive

Per la dottoressa Clotilde Austoni, odontoiatra, c'è voglia di curare il sorriso

Per la dottoressa Clotilde Austoni, odontoiatra, c'è voglia di curare il sorriso

Negli Usa stanno per togliere la mascherina, ma da noi manca ancora parecchio. Nel frattempo, però, la gente ha voglia di tornare a sorridere, seppur dietro il dispositivo di protezione. Dopo un anno difficile sotto tanti punti di vista, secondo una ricerca c’è di nuovo il desiderio di prendersi cura della propria salute, che con l’avvento del Covid-19 era stata accantonata, in attesa di tempi migliori. Lo confermano, dati alla mano, le visite in aumento dal dentista. «Prendersi cura del sorriso non è soltanto una questione di estetica. Molto spesso si crede che la bocca sia scollegata dal resto del corpo, quando invece non è così», puntualizza la dottoressa Clotilde Austoni, odontoiatra, specialista in chirurgia odontostomatologica.

 La tesi è precisa, quasi olistoca: «Numerosi studi scientifici ci dicono che esiste una stretta relazione tra il sistema stomatognatico (parliamo di denti, muscoli masticatori e articolazione temporo-mandibolare) e il sistema posturale. Tutto è collegato, per questo curare le malocclusioni ( quando i denti dell’arcata superiore hanno un rapporto anomalo con quelli dell’arcata inferiore) consente di evitare condizionamenti negativi della postura». Allineare i denti, e ricreare quindi un rapporto equilibrato, ha un impatto positivo su tutto il corpo e riduce l’insorgenza di carie e malattie gengivali causate da batteri che si accumulano più facilmente se i denti sono storti e quindi difficilmente detergibili.

 A dimostrazione che i problemi legati alla bocca possono riflettersi sul resto del corpo pensiamo al bruxismo,  fenomeno che tutti conoscono come digrignare o stringere i denti. Chi ha questo tipo di problema, oltre a consumare e rovinare i denti, sviluppa tensioni muscolari, dolori cervico-facciali e problemi all’articolazione temporo-mandibolare. Ecco perché tantissimi mal di testa e dolori cervicali hanno origine proprio dalla bocca.  Ecco dunque alcune ragioni per cui, dopo il lockdown, le persone stanno tornando a  prendersi cura della bocca e del sorriso, esattamente come per il  resto del corpo. 

Un esempio:  avere i denti storti rappresenta un problema per la funzione masticatoria, oltre ad avere un impatto importante sull’estetica. Spesso però gli adulti rinunciano all’idea di allineare il sorriso, credendo che l’unica strada sia l’apparecchio tradizionale. Oggi in realtà è possibile allineare i denti senza che gli altri se ne accorgano, grazie a una nuova tecnologia (Invisalign), un sistema che allinea il sorriso utilizzando mascherine trasparenti, quasi invisibili. Le mascherine sono rimovibili, il che consente un’ottima igiene, tuttavia è un apparecchio fisso a tutti gli effetti e deve essere indossato 21-22 ore circa. Senza peraltro  un limite di età. Il sistema viene utilizzato anche nei bambini, in genere a partire dagli 8 anni. 

 Tra i vari progressi che la tecnologia è riuscita a compiere c’è anche il digitale: le tanto temute impronte vengono ormai prese con uno scanner intraorale e in pochi minuti si acquisiscono le immagini 3D della dentatura, quindi possiamo dire addio alle impronte tradizionali con le fastidiose paste che in alcuni provocano senso di soffocamento o vomito. “Il digitale - spiega l’esperta - ci consente di fare cose bellissime, tra cui le simulazioni dei trattamenti. Ad esempio, nel caso di trattamenti ortodontici con Invisalign, oggi c’è  lo Smile View, un percorso 3D che consente loro di previsualizzare il possibile risultato“.

 Con il nuovo tipo di tecnologia, in  un’ora e mezza circa aggiunge “scattiamo fotografie, prendiamo le impronte della dentatura con uno scanner e in pochi minuti otteniamo la simulazione del trattamento: il paziente può vedere il suo sorriso allineato con effetto prima/dopo. Si tratta ovviamente di una simulazione, ma ci consente di capire come potrebbero essere i denti dritti“. 

Infine una domanda. I prodotti sbiancanti funzionano? Alcuni ne fanno una questione economica, altri pensano, sbagliando, che lo sbiancamento dentale possa rovinare i denti. «Ecco perché molte persone si affidano a rimedi naturali che, oltre a non essere efficaci, sono dannosi», mette in guardia la dottoressa  Austoni. «Capita che le persone si improvvisino in “ricette casalinghe” a base di bicarbonato e limone, ad esempio. In realtà questi intrugli distruggono lo smalto dei denti. Il bicarbonato che è altamente abrasivo lo consuma, il limone poiché è acido lo corrode. L’unico modo sicuro ed efficace per sbiancare i denti è il trattamento  con perossido di idrogeno o di carbamide che si esegue dal dentista o igienista dentale“.