Tumore al polmone, al via campagna per informare i cittadini sulle alterazioni genetiche

“L’esame più importante della tua vita” è lanciato da Amgen sull’importanza di definire la “carta d’identità” della malattia per accedere a terapie mirate

Tumore al polmone, una patologia sempre più al femminile

Tumore al polmone, una patologia sempre più al femminile

Al via la campagna “L’esame più importante della tua vita” da Amgen Italia in collaborazione con le associazioni pazienti IPOP e WALCE Onlus per informare e sensibilizzare gli italiani sull’importanza di definire la “carta d’identità” della malattia per accedere a terapie mirate. In Italia il tumore al polmone è la seconda neoplasia più frequente tra gli uomini e la terza tra le donne e nel 2020 ci sono state oltre 40.000 nuove diagnosi. Nell’85% dei casi si tratta di tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC), caratterizzato nella maggior parte dei casi da alterazioni genetiche, è capace di mimetizzarsi causando ritardo nella diagnosi, spesso è asintomatico o genera una sintomatologia che viene confusa con quella di altre patologie e si presenta con diverse “identità”.

Per informare i pazienti sul ruolo giocato dalle possibili alterazioni genetiche del tumore al polmone non a piccole cellule sui siti associazione-ipop.org, womenagainstlungcancer.org e www.amgen.it sarà disponibile un questionario per approfondire la conoscenza della patologia: rispondendo online e in modo anonimo a 11 specifiche domande, i pazienti e i caregiver possono acquisire gli elementi utili per affrontare il percorso terapeutico oncologico in modo più consapevole e attivo. La ricerca scientifica ha portato allo sviluppo di test molecolari che si basano su metodiche avanzate, come la tecnologia NGS (Next Generation Sequencing), in grado di individuare le alterazioni genetiche a oggi rilevabili.

«Si tratta di una risorsa diagnostica molto importante, perché permette di ottenere la ‘carta d’identità’ del carcinoma con il minore disagio possibile per il malato - afferma Bruno Aratri, presidente dell’Associazione IPOP Onlus (Insieme per i Pazienti di Oncologia Polmonare). «Purtroppo, al momento questa tipologia di test non è presente in eguale misura nelle diverse strutture sanitarie a livello nazionale. È allora fondamentale che le istituzioni e le stesse associazioni lavorino insieme, affinché la distribuzione diventi più capillare, facilitandone l’accesso ai pazienti che ne possono trarre un fondamentale beneficio ai fini di una diagnosi quanto più tempestiva e precisa possibile». Individuare l’identikit del tumore al polmone NSCLC è un fattore strategico perché consente in diversi casi di impostare terapie mirate, capaci di rallentare l’evoluzione della neoplasia.

«Oltre alla tempestività, è sicuramente la precisione della diagnosi che può fare la differenza in quel 30% di pazienti affetti da NSCLC che possono essere trattati con i farmaci a bersaglio molecolare. E la percentuale è (fortunatamente) destinata a crescere in fretta grazie ai risultati ottenuti dalla ricerca - osserva Silvia Novello, Ordinario Oncologia Medica, Università di Torino, Responsabile SSD Oncologia Polmonare, AOU “San Luigi Gonzaga” di Orbassano e Presidente di WALCE Onlus (WomenAgainstLungCancer in Europe).

«Ogni paziente, lo sappiamo, è diverso dall’altro e ha una storia unica che lo caratterizza. Anche il tumore, e in particolare quello al polmone, si presenta in forme differenti e molteplici, a seconda della mutazione che lo origina: individuare quella specifica può fare la differenza nel percorso di cura». - commenta Maria Luce Vegna, direttore medico Amgen Italia. La campagna “L’esame più importante della tua vita”. sui siti associazione-ipop.org, womenagainstlungcancer.org e www.amgen.it .