Quattro mosse per catturare la vitamina D

Rafforza le ossa, ed è un toccasana anche per pelle, capelli e per le funzioni vitali del corpo

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di Olga Mugnaini

Primavera, tempo di risvegli e tempo di vitamine. A cominciare dalla D. È lei la regina, il toccasana per ossa, pelle e capelli. La carenza di questo pro-ormone liposolubile è purtroppo molto diffusa a tutte le età, soprattutto tra gli anziani. Ciò ha portato a un aumento del numero delle persone trattate con la relativa terapia sostitutiva. Ma al di là delle prescrizioni mediche, indispensabili per coloro che sono in condizioni particolarmente deficitarie, ci si può aiutare con gli stili di vita sani. A spiegarci come, è Annamaria Colao (nella foto piccola a destra), professore ordinario di endocrinologia e primario di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università Federico II di Napoli.

Professoressa Colao, perché è così frequente il deficit di vitamina D?

"La vitamina D è un pro-ormone liposolubile derivato dal colesterolo sottocutaneo che subisce una trasformazione sotto l’influenza dei raggi solari. Il composto così formato passa poi attraverso due trasformazioni enzimatiche del fegato e del rene per diventare vitamina D attiva o calcitriolo. Il cambiamento progressivo del nostro stile di vita, caratterizzato da una crescente sedentarietà, ha portato a un sempre minore tempo all’aria aperta e quindi all’esposizione ai raggi del sole. Ed questo è uno dei motivi per cui molte persone ne sono carenti. In età avanzata poi c’è la riduzione del colesterolo sottocutaneo, precursore del pro-ormone".

Allora il periodo di chiusura forzato non ha certo aiutato.

"No, per niente. La quarantena obbligata di questi mesi ha ridotto, ancora di più, il tempo all’aperto e l’esposizione al sole. Sebbene l’apporto alimentare di vitamina D è limitato e il suo contributo è stimato nel 20% del fabbisogno, è importante incoraggiare le persone a ottenere più vitamina D dalla dieta con alimenti quali pesce, fegato, tuorlo d’uovo, latte, yogurt".

Lei suggerisce di esporci al sole, ma non dobbiamo proteggere la pelle dai raggi solari? Come avere una bella abbronzatura e vitamina D?

"E’ certamente vero che l’esposizione non protetta al sole aumenta l’incidenza di un tumore maligno della pelle, il melanoma. Quindi, servono sempre creme con filtro solare adeguato. Tuttavia la protezione solare impedisce la sintesi della vitamina D che avviene quando la pelle comincia ad arrossarsi sotto i raggi solari. Il suggerimento che diamo è di esporsi per i primi 20 minuti senza protezione o con una protezione lieve, per permettere la sintesi di vitamina D e poi continuare l’esposizione solare con le creme filtranti. Ciò che va evitato assolutamente è la scottatura solare!"

Ma perché è tanto importante la vitamina D?

"Lo è per il nostro scheletro, in quanto regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, favorendo la normale formazione e mineralizzazione dell’osso, oltre ad essere coinvolta nel processo che garantisce una normale contrattilità muscolare e ad avere un ruolo nel sistema immunitario, esercitando un effetto immunomodulante".

Qual è lo stile di vita che consiglia?

"Lo stile di vita viene spesso ridotto all’alimentazione, ingiustamente. E’ vero che è uno dei quattro pilastri e che ciò che mangiamo si trasforma in noi stessi. Ma con l’alimentazione serve l’esercizio fisico. Il nostro sistema muscolo- scheletrico e il nostro metabolismo pretendono che ci esercitiamo tutti i giorni. Il terzo è l’astensione dai tossici e cioè alcol, droghe, fumo e sostanze anche naturali. Il quarto pilastro è il rispetto dei bioritmi. Siamo stati programmati per dormire in un determinato periodo del giorno, che corrisponde al buio, e a svolgere attività fisiche, ricreative, lavorative, quando c’è la luce. E dovremmo rispettarlo".