Oggi è la Giornata Mondiale della Salute, troppo spesso negata agli ultimi

Trend topic su Twitter, piovono i riconoscimenti a medici e infermieri e gli appelli all'eguaglianza nel diritto alle cure

Medici e infermieri eroi nella Giornata della Salute

Medici e infermieri eroi nella Giornata della Salute

Roma - Si celebra  oggi la Giornata Mondiale della Salute. In questa data, nel 1948, si è tenuta la prima Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). La ricorrenza, negli anni, ha portato alla luce questioni sanitarie significative, come la fondamentale importanza dei vaccini, l’eradicazione di malattie mortali o altamente invalidanti, la priorità dell’assistenza materna e infantile. E’ un’opportunità mettere l’attenzione su questi aspetti fondamentali della salute mondiale e sensibilizzare circa gli argomenti principali della salute pubblica. E’ l’occasione per iniziare a pensare e agire verso la costruzione di un mondo migliore e più sano. “Il nostro mondo è un mondo diseguale”, spiega  l’Oms, e la pandemia di Covid-19 ce lo ha reso palese: alcune persone hanno la possibilità di vivere una vita più sana e hanno accesso ai servizi sanitari rispetto a moltissime altre e questo è dovuto alle condizioni in cui si nasce, si cresce, si vive, si lavora e si invecchia“.

In tutto il mondo, tantissimi lottano per sbarcare il lunario con un reddito giornaliero minimo. Sono costretti a condizioni abitative e di istruzione insufficienti, senza una reale opportunità di lavoro. Vivono una maggiore disuguaglianza di genere e hanno poco o nessun accesso ad ambienti sicuri, acqua e aria pulita, sicurezza alimentare e servizi sanitari. La Giornata è diventata anche un trend topic su twitter. “Questa emergenza senza precedenti - spiega sul social  la presidente del Senato Elisabetta Casellati - ci ha ricordato che tutelando la salute e investendo in ricerca e sanità, difendiamo anche il nostro tessuto sociale ed economico”.

 “Mai come ora - scrivee il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta - siamo consapevoli che la salute è il nostro patrimonio più prezioso e un diritto che la Costituzione riconosce a tutti i cittadini. Ma non c’è salute senza i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che da mesi sono in prima linea per combattere il Covid-19 e per garantire gli altri servizi e cure. Senza il loro lavoro il mondo si sarebbe arreso alla pandemia. Sono il volto più bello della nostra Repubblica. «La pandemia ha dimostrato l’importanza della salute per le nostre società. Tutti i cittadini devono avere accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno. Ecco perché l’Unione Europea si impegna a costruire una forte Unione della Salute per sistemi sanitari più solidi e un accesso equo per tutti». Lo scrive su Twitter la commissaria europea Stella Kyriakides in occasione della giornata mondiale della Salute.

In un messaggio in occasione della Giornata, il cardinal Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, sottolinea che “l`anno 2020 sarà ricordato come un anno spartiacque tra un primo e un dopo. La pandemia ha inciso profondamente sulle nostre vite e sulla nostra società; essa ha aggravato vecchi problemi sociali, soprattutto le disuguaglianze, come quelle nell`accesso alle cure. L`impatto della pandemia è stato più forte sulle comunità più vulnerabili, più esposte alla malattia, con meno possibilità di avere accesso ai servizi sanitari di qualità”. “La pandemia - sottolinea il porporato ghanese - ha esacerbato il grande divario tra paesi più avvantaggiati rispetto a quelli meno, nell`accesso alle cure e ai trattamenti sanitari, un fatto deplorevole che persiste nonostante la situazione sia stata denunciata a più riprese da varie istituzioni; disparità e disuguaglianze inaccettabili che negano la salute a gran parte della popolazione nelle ‘periferie del mondo’”.