Le insidie nascoste nei prati e nell’aria estiva

La bella stagione e le uscite in passeggiata espongono Fido a infezioni da zecche, zanzare e pappataci

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di Gloria Ciabattoni

La primavera invoglia alle passeggiate nei prati con Fido (situazione sanitaria permettendo). Ma fra l’erba -anche quella di un giardino- si possono annidare piccoli nemici, le zecche: di specie conosciute ce ne sono circa 900, ma la zecca bruna del cane è la più diffusa. Sono acari che si nutrono del sangue degli animali, ma possono attaccarsi anche all’uomo, e hanno una grossa capacità di sopravvivenza: il rischio di infestazione è maggiore in primavera e autunno, ma se c’è umidità sopravvivono anche d’estate. La zecca può trasmettere ai cani la malattia di Lyme, la Babesiosi, l’Ehrlichiosi canina, l’Anaplasmosi e le Rickettsiosi. La più temuta è la Lyme che dà febbre, perdita di appetito quindi di peso, stanchezza, dolori muscolari, perfino sintomi neurologici e cardiocircolatori. Queste malattie possono interessare anche l’uomo. Se individuiamo sul nostro animale questo aracnide, dobbiamo rimuoverlo con cautela, proteggendoci le mani con guanti o un po’ di garza, e usando pinzette (anche quelle da sopracciglia): si terrà ferma la testa del parassita, poi con un movimento rotatorio si "sviterà" la zecca, per evitare che la testa rimanga attaccata al corpo. Una volta rimosso il parassita si disinfetterà la parte, facendo attenzione ai giorni successivi: se il cane manifesterà malesseri, è il caso di ricorrere al veterinario. Prevenzioni? Ci sono molti prodotti specifici in vendita nelle farmacie e nei negozi per animali, un rimedio fai da te consiste nel passare sul mantello dell’animale un panno imbevuto in acqua e aceto, un repellente atossico ed estremamente naturale.

Altre nemiche di stagione degli animali domestici sono le zanzare: possono trasmettere le larve di filaria che si insediano nelle arterie polmonari e causano insufficienza cardiaca e respiratoria. La prevenzione consiste nell’associare l’uso di prodotti insettorepellenti come fialette e collari con altri prodotti da prendere per bocca a base di ivermectinamilbemicina. Infine, primavera ed estate sono stagioni di pappataci o flebotomi, portatori della Leishmaniosi: sono piccolissimi insetti simili ai moscerini attivi all’imbrunire, per questo è importante che i nostri animali non passino la notte all’addiaccio. La Leishmaniosi può essere trasmessa anche all’uomo, ha un’incubazione di diversi mesi prima di manifestarsi con mal di testa, febbre molto alta, tremore. La prevenzione è indispensabile, ci sono in commercio prodotti appositi e la profilassi può essere effettuata attraverso l’uso combinato di insettorepellenti, spot on o a collare e spray, usati per la primavera-estate. Come ci si accorge se il cane è stato punto? Si osserva la zona attorno agli occhi: se è arrossata e con piccole lesioni non è buon segno. Anche l’alterazione del colore delle gengive non va bene. In tal caso si porterà l’animale dal veterinario, dove verranno fatti appositi esami di laboratorio. La cura prevede un ciclo iniziale di iniezioni, seguite per tutta la vita da pastiglie (costano poco) e l’animale va seguito dal veterinario.