Il ’mal d’orecchio’ può nascondere l’otite

L’infiammazione acuta va trattata in modo diverso a seconda delle cause scatenanti, per evitare complicanze e cronicizzazione

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di Roberto Baldi

‘La ragione per cui abbiamo una sola bocca e due orecchie è perché dobbiamo parlare di meno ed ascoltare di più’ ebbe a dire qualcuno. Ma l’orecchio è uno degli elementi più capricciosi dell’organismo umano: se non segui le regole di un autocontrollo e di ricorso allo specialista in casi particolari, rischi di comprometterne le delicate funzioni attraverso la cosiddetta otite ovvero infiammazione acuta o cronica dell’orecchio. Nel bambino come nell’adulto, anche se l’inconveniente colpisce in prevalenza i bambini, in prevalenza i piccoli con allattamento artificiale.

Se ne distinguono due tipi: otite esterna e media a seconda della parte dell’orecchio che viene colpita. Vi se ne può aggiungere una terza interna che riguarda più propriamente la labirintite. L’esterna viene conosciuta anche come otite del nuotatore, perché determinata spesso dal contatto con l’acqua della piscina o del mare con macerazione della cute del condotto uditivo, che favorisce la proliferazione di agenti batterici con o senza interessamento della membrana timpanica. Prurito o dolore sono i sintomi che l’accompagnano con percezione di suoni ovattati.

Come si cura? In genere basta un antiflogistico e un antidolorifico se il disturbo è occasionale e non provoca complicanze aggiuntive. È pericoloso il fai da te se il disturbo persiste a lungo. Il provvedimento iniziale di evitare il contatto con l’acqua e usare farmaci antiflogistico associati a paracetamolo, può richiedere il ricorso allo specialista che tendenzialmente suggerirà associazione di paracetamolo e antibiotico preferibilmente per via sistemica. Attenzione tutta particolare andrà riservata alla prevenzione per non incorrere in ricadute: evitare tappi di cera che impediscono la ventilazione dell’orecchio, mentre possono essere usati tappi su misura da poggiare sotto la cuffia; non asportare oltre dovuto il cerume, che ha un’azione protettiva della cute preservando il condotto uditivo da agenti batterici; evitare bastoncini e spray.

L’otite media acuta è un’infezione batterica o virale dell’orecchio medio che è spesso determinata da infezione delle vie respiratorie. Nei bambini è spesso accompagnata da dolore all’orecchio e talvolta da sintomi quali febbre, nausea, vomito e diarrea. La diagnosi si basa sull’otoscopia. Il trattamento prevede anche in questo caso la somministrazione di analgesici, e alle volte di antibiotici. Più frequente nei bambini tra i 3 mesi e i 3 anni. Le complicanze sono fortunatamente rare se si adotta la terapia sopra riferita, ma attenti a determinare cronicizzazioni, che possono indurre un luogo di minore resistenza (locus minoris resistentiae) con ricadute frequenti. Negli adulti i vasocostrittori nasali topici, quali la fenilefrina 0,25% 3 gocce ogni 3 h, migliorano la funzionalità della tuba di Eustachio. Da non usare per più di 4-5 giorni. per evitare una congestione nasale di rimbalzo. Vasocostrittori e antistaminici non sono utili nei bambini.