Covid, l'ecografia polmonare fornisce diagnosi precoce: ecco come funziona

Lo studio coordinato dall'Aou di Pisa ha coinvolto 20 ospedali in Europa e Stati Uniti per un totale di 1.462 pazienti: diagnosi veloci in attesa del tampone

Ecografia

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L'ecografia polmonare è in grado di stabilire precocemente se un paziente sospetto di Covid sia positivo e abbia un coinvolgimento polmonare, prima di avere i risultati del tampone. Lo rivela uno studio multicentrico coordinato dall'Unità operativa di Medicina d'urgenza universitaria dell'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa e condotto insieme all'istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa e all'ospedale San Luigi Gonzaga di Torino. La ricerca, spiega una nota dell'Aoup, "è la prima di questo tipo realizzata al mondo, avendo coinvolto 20 diversi ospedali in Europa e negli Stati Uniti, per un totale di 1.462 pazienti, ed è stata pubblicata sulla rivista Intensive Care Medicine".

Lo studio è stato coordinato da Luna Gargani dell'Ifc-Cnr e da Giovanni Volpicelli dell'ospedale San Luigi Gonzaga di Torino e ne sono coautori Greta Barbieri, Stefano Spinelli e Francesco Corradi dell'Aoup, che hanno valutato un numero considerevole di pazienti  Covid in ospedale a Pisa durante la prima ondata, in quanto già nel marzo scorso il presidio aveva predisposto una procedura aziendale che prevedeva l'utilizzo dell'ecografia polmonare per la gestione dei pazienti. I dati dimostrano che se il paziente ha un'insufficienza respiratoria e l'ecografia del polmone è normale, si può escludere con una sicurezza prossima al 100% che sia positivo al virus, permettendo un'efficace diagnosi differenziale in urgenza. Nei pazienti con sintomi lievi e senza disturbi respiratori, invece, è la presenza di alterazioni all'ecografia polmonare che consente di stabilire con alta probabilità che ci si trovi in presenza di una positività al virus. In questo modo si velocizza molto il triage dei pazienti sospetti, senza dover attendere, in molti casi, il risultato del tampone.Covid