Settimana nazionale della celiachia: cos'è e come riconoscerla

Dal 15 al 23 maggio numerosi eventi per spiegare i sintomi di questa patologia e capire come affrontarla

Celiachia

Celiachia

Comincia  oggi, sabato 15 maggio, e si concluderà domenica 23 maggio la Settimana nazionale della celiachia. Una settimana all'interno della quale si colloca la giornata internazionale della celiachia che è domenica 16 maggio, e durante la quale gli eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito a questa patologia sono numerosi. A organizzarli è l'Aic, Associazione italiana celiachia, che da anni è particolarmente attiva non solo nell'assistenza ai cittadini celiaci ma anche nella sensibilizzazione di chi non lo è. 

Cos'è la celiachia

La celiachia è una malattia infiammatoria permanente dell’intestino scatenata dal consumo di alimenti contenenti glutine in soggetti predisposti. In sostanza tutto ciò che contiene glutine, cioè un complesso proteico tipico di alcuni cereali e solitamente presente nel grano, per chi è celiaco rappresenta un vero e proprio veleno. Così avviene anche per chi è altamente sensibile al glutine e per chi è intollerante, anche se la celiachia rappresenta uno step ulteriore e di gravità maggiore. Proprio perché è finalmente riconosciuta come vera patologia. 

I sintomi

Non esiste una casistica tipica da rispettare per quanto riguarda i sintomi della celiachia. Anche perché esiste anche una celiachia asintomatica. Le casistiche sono numerose: gonfiore addominale, perdita di peso, astenia, diarrea, crampi all'addome. Ma ci possono essere anche sintomi collaterali, come mal di testa, sonnolenza. Proprio perché non esistono interpretazioni univoche, è sempre consigliabile sottoporsi a specifici esami del sangue. Trattandosi di una vera allergia e quindi di una patologia, infatti, la celiachia può essere diagnosticata attraverso il riconoscimento di appositi marcatori

Gli eventi

Numerosi incontri online sulle pagine social delle sezioni Aic delle diverse regioni d'Italia sono previsti durante tutta questa settimana, ma non solo. All'Isola senza glutine di Pavia si possono assaggiare numerosi prodotti di pasticceria realizzati per l'occasione e lo stesso si potrà fare alla Gelateria Ghibli all'Isola d'Elba.  Da Pescara sino a Pimonte, passando per Reggio Calabria e Roma: sono numerose le gelaterie e pasticcerie dislocate in diverse zone d'Italia che partecipano con prodotti senza glutine alla settimana nella quale, almeno per qualche giorno, essere differenti significa avere qualche opportunità alimentare più degli altri. 

Le intolleranze

Se la celiachia può essere a buon diritto considerata una vera allergia nei confronti del glutine, quando si parla di intolleranze alimentari il terreno diventa maggiormente scivoloso. Le intolleranze alimentari, infatti, spesso non possono essere individuate tramite test scientificamente attendibili al 100% proprio perché non presentano marker evidenti. Per questo motivo a volte si tende a sottovalutare i disturbi che possono derivare da intolleranze alimentari. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a medici - evitando figure che sembrano più che altro santoni o che promettono diagnosi veritiere magari soltanto osservando le pupille dei pazienti e spillando loro centinaia di euro - e strutture apposite, che comunque possono dare consigli in merito a diete adeguate. Il "fai da te" è sempre deleterio, anche perché l'esclusione arbitraria di determinati alimenti dalle proprie abitudini alimentari senza le necessarie integrazioni può causare squilibri peggiori. 

Il mercato alimentare

Spesso chi affronta allergie o intolleranze alimentari si trova a dover avere a che fare anche con i pregiudizi di amici, parenti e conoscenti. Che sottovalutano questi problemi derubricandoli a semplici vezzi o desideri di dimagrimento, quando non veri vizi. "Ma se ne mangi poco ti fa male lo stesso?" è la domanda che chiunque abbia avuto a che fare con patologie del genere si è sentito rivolgere almeno una volta nella vita. La risposta è sempre la medesima ed è purtroppo affermativa. Nel corso degli anni il mercato alimentare italiano ha visto svilupparsi sempre di più il segmento dedicato a intolleranti e allergici. Da Schär ad Alpro, passando per Rice&Rice, Valsoia, Cereal, Nutrifree, Fiorentini, Alce Nero, Farmo, ma anche marchi più popolari e "mainstream" come Scotti e Barilla: sono tante le aziende che hanno investito parecchio nella realizzazione di prodotti per il mercato del senza glutine, del senza latte, del senza nichel, del senza lievito, del vegan. Il problema però è spesso rappresentato dai costi all'utente finale: i prezzi sono di norma più alti, anche di due o tre volte in alcuni casi, rispetto a quelli del mercato "normale".