Baranzate, l'Università di Milano nelle terre di Expo

Troppo amianto e inquinamento per ospitare il campus. Domani sera si torna in commissione a Milano.

Il sindaco Luca Elia

Il sindaco Luca Elia

  Baranzate (Milano), 20 novembre 2017 - Si riunisce domani sera 21 novembre a Milano la Commissione Urbanistica sul trasferimento delle facoltà scientifiche di Città Studi ad Expo. La discussione sul contestato progetto prosegue dentro e fuori la città, fra le voci contro quella di Monica Forte (M5S) che torna in aula a fare il punto sulle aree intorno al sito espositivo. In particolare l'attivista del Movimento 5 Stelle guarda con preoccupazione a Baranzate che vede la presenza di 47 siti industriali dismessi da bonificare dall'amianto, due aziende sul confine (Ecoltenica e Dhiparma) ad alto rischio di incidente rilevante e sottolinea gli alti livelli di inquinamento dell'area nord Milano.

"La scelleratezza e l'incoscienza di prevedere un campus universitario non solo in quell'area, ma magari specificatamente a ridosso delle due aziende ci fa molto arrabbiare e ci rende ancora più determinati ad insistere nella nostra battaglia contro lo spostamento della Statale nell'area Expo. Noi vogliamo che le istituzioni si facciano carico delle proprie responsabilità nell'obiettivo di tutelare, come sancisce la nostra beneamata e troppo spesso dimenticata Costituzione, la salute dell'ambiente e delle persone", dice Forte.

Il sindaco di Baranzate Luca Elia (Pd) replica dal web: "Caspita i 5 stelle hanno scoperto che a Baranzate ci sono le aree dismesse, come in gran parte della città metropolitana milanese! Complimenti, nessuno se ne era mai accorto. Ricordo, per inciso, che abbiamo abbattuto del 30% gli oneri di urbanizzazione proprio per incentivare la riqualificazione delle aree dismesse. Alcune aree dismesse sono in via di riqualificazione, ma ai 5 stelle non va bene. Decidetevi però: riqualifichiamo o no?". E conclude: "L'inquinamento è un problema che interessa la pianura padana, non un singolo comune, si può combatterlo solo con grandi politiche regionali, non con gli slogan".