Rho, congelati i licenziamenti alla Sirti

In bilico 833 operai. Tra sette giorni l’incontro in Assolombarda

Il presidio degli operai

Il presidio degli operai

Rho (Milano), 14 marzo 2019 - Sospesa la procedura di licenziamento collettivo, resta la mobilitazione alla Sirti, l’azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di reti di telecomunicazioni, con sede anche a Mazzo di Rho.

"Nell’incontro di martedì al ministero dello Sviluppo economico - comentanto Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani, coordinatori nazionali Fim, Fiom, Uilm Sirti - è stato ottenuto un primo risultato: i vertici aziendali hanno accolto la richiesta di sospensione dei termini della procedura di licenziamento collettivo per consentire lo svolgimento di un incontro che si svolgerà il 21 marzo in Assolombarda a Milano. Il Ministero, che ritiene i termini della procedura non condivisibili, si è impegnato a inserire la nostra richiesta di un tavolo di settore sulle telecomunicazioni interno alle discussioni settoriali già aperte". "Una prima vittoria dei lavoratori", aggiunge la Uilm, nella difficile battaglia per impedire il licenziamento di 833 dipendenti a livello nazionale su un totale di 3.600. La soluzione è ancora lontana ma la sospensione della procedura consente ai sindacati di tornare al tavolo al confronto senza la spada di Damocle dei licenziamenti sulla testa e trovare soluzioni alternative per tutelare il lavoro di tutti: "Non è accettabile che si scarichino le inefficienze aziendali solo sui dipendenti". La vertenza Sirti è uno dei segnali più evidenti della situazione di sofferenza in cui si trova il settore Tlc italiano. Lo scorso 14 febbraio Sirti ha annunciato 833 gli esuberi, quasi un quarto della forza lavoro, con tagli massicci previsti in quasi tutti i reparti e su tutto il territorio nazionale.

"Nel ribadire come l’obiettivo esuberi zero non può e non deve essere una chimera - concludono i coordinatori nazionali - abbiamo esplicitato anche l’assoluta necessità del contributo dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico per la soluzione della vertenza". Fim, Fiom e Uilm confermano comunque le manifestazioni della “settimana della lotta” programmate in tutte le sedi: all’incontro del 21 marzo, i sindacati valuteranno se ci sono le condizioni per proseguire il confronto ed eventualmente le prossime iniziative di mobilitazione.