Rho, a rischio il reparto di Terapia neonatale dell'ospedale

Il consigliere Elisabetta Strada chiede lumi in Regione

Il reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rho

Il reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rho

Rho (Milano), 12 ottobre 2019 – Nero su bianco c’è la delibera del 17 dicembre 2018 «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2019» nella quale si fa riferimento alla riorganizzazione della rete materno neonatale con l’indicazione della riduzione dei centri di terapia intensiva neonatale. Di deciso ancora nulla, ma da giorni si fanno insistenti le voci sulla chiusura del reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rho. Uno dei fiori all’occhiello dell’Asst Rhodense dove ogni anno di fanno miracoli con i bambini prematuri, una chiusura che avrebbe come conseguenza lo spostamento dell’utenza dall’ospedale rhodense a quello di Milano Niguarda. Per fare chiarezza sulla vicenda la consigliera regionale Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) ha depositato in Regione un’interrogazione indirizzata al presidente Attilio Fontana e all’assessore competente.

«ll reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rho, rappresenta un gioiellino dal punto di vista dei servizi medicali erogati per criticità neonatali e supporta le necessità neonatali di una zona molto estesa, con piccoli pazienti provenienti da tutta l’area del nord ovest - spiega Strada - l’eccellenza della struttura attualmente in funzione, l’ampio bacino di utenza territoriale, l’esigenza di tutelare la sicurezza dei neonati evitando lunghe trasferte e l’attenzione al disagio delle neomamme in allattamento a fronte di degenze di lungo periodo sono le ragioni principali che mi preoccupano molto per la ricaduta negativa sui cittadini della zona e che mi hanno spinta ad interrogare l’Assessorato competente in merito, augurandomi naturalmente che queste voci siano infondate».

Con la chiusura della Terapia intensiva neonatale di fronte a un’emergenza improvvisa e non programmabile, i medici si vedrebbero costretti a trasferire d’urgenza il neonato in un ospedale di Milano quando oggi a Rho arrivano neonati nati prematuri anche dalla provincia di Varese e dalla stessa Milano. La decisione da parte della Regione dovrebbe essere presa entro fine ottobre. Intanto la politica si è mossa in difesa del reparto.