Rho, vertenza Sirti: c'è l'accordo anti-esuberi

Scongiurati gli oltre 833 licenziamenti in cambio di un piano triennale di esodi. Martedì il voto dei lavoratori

Una manifestazione dei lavoratori

Una manifestazione dei lavoratori

Rho (Milano), 10 maggio 2019 - Licenziamenti scongiurati e ipotesi di accordo tra Sirti e organizzazioni sindacali. Mercoledì pomeriggio al Ministero del Lavoro, al 75° giorno dall’avvio della procedura di licenziamento collettivo di 833 dipendenti da parte dell’azienda specializzata nella realizzazione e manutenzioni di grandi reti di telecomunicazione, al termine di una lunga e difficile trattativa che si è aperta il 14 febbraio scorso, è stata raggiunta l’ipotesi di accordo. Buone notizie dunque per i lavoratori della sede di Mazzo che nei mesi scorsi avevano organizzato scioperi e presidi di protesta contro l’annuncio dei tagli.

L’accordo, distribuito su un periodo di tre anni, prevede uscite incentivate con la "non opposizione al licenziamento", per accompagnamento alla pensione e outplacement; riconversioni interne del personale nelle unità produttive non interessate dagli esuberi; contratto di solidarietà difensivo all’interno della divisione Telco Infrastructures (e magazzini) con una riduzione media del 23,22% (con punta massima del 35%) della paga. Inoltre, è previsto l’avvio di un tavolo di confronto sul tema della competitività aziendale, con l’obiettivo di far rientrare parte delle attività ora affidate ai sub-appalti. L’ipotesi sarà illustrata ai lavoratori nelle assemblee convocate nei prossimi giorni e poi sottoposta a referendum martedì prossimo.

"Pur con un sensibile sacrificio richiesto ai lavoratori della Telco, maggiormente impattati dalla percentuale di riduzione del contratto di solidarietà, l’intesa raggiunta coglie l’obiettivo dichiarato di azzerare gli esuberi e impegna l’azienda a un confronto permanente sul tema della produttività e del lavoro in sub-appalto - dichiarano Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani, coordinatori nazionali Sirti Fim Fiom Uilm - ora è necessario che a questa importante e delicata soluzione si accompagni un deciso intervento da parte del Governo, con la dichiarazione di apertura del tavolo di settore delle telecomunicazioni". Evitati i licenziamenti, per le parti sociali è necessario un ulteriore impegno da parte del Ministero per discutere del futuro di Sirti e di un settore strategico che occupa migliaia di lavoratori nel Paese.