Settimo Milanese, il giudice a sindacati e Italtel: "Ora trovate un accordo"

Ricorso per comportamento antisindacale, o un'intesa fra le parti o pronunciamento a metà aprile

Un presidio a Milano dei dipendenti Italtel

Un presidio a Milano dei dipendenti Italtel

Settimo Milanese (Milano), 27 marzo - "Mettetevi d’accordo in sede di trattativa sindacale". Il giudice del Tribunale del Lavoro di Milano, Eleonora Porcelli, ha rimesso alle parti, Fim-Fiom-Uilm nazionali e Italtel, la possibilità di trovare un’intesa in sede extragiudiziale in merito alla disdetta degli accordi sindacali. Se ciò non accadrà il giudice si pronuncerà sulla condotta antisindacale da parte di Italtel, per la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, il prossimo 18 aprile. Si è svolta martedì mattina la prima udienza nell’ambito del ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali contro il colosso delle telecomunicazioni per comportamento antisindacale: il 1° gennaio Italtel aveva annunciato la disdetta di tutti gli accordi sindacali in modo unilaterale con tagli in busta paga per i dipendenti dai 2.000 ai 2.500 euro all’anno. Scioperi e presidi di proteste non sono bastati a convincere Italtel a retrocedere e il sindacato ha portato l’azienda in Tribunale.

"Il giudice ha dichiarato che è opportuno che le parti provino a trovare delle soluzioni in sede sindacale - dichiara Roberta Turi, segretaria generale della Fiom di Milano - noi prima di portare Italtel in tribunale ci avevamo già provato, ma senza nessun risultato. Ora ci viene chiesto di fare un nuovo tentativo e noi lo faremo. Si tratta di capire la disponibilità dell’azienda. Se riterrà di continuare su questa linea è evidente che nelle prossime settimane verranno intraprese nuove iniziative di lotta e azioni legali per tutelare i diritti sindacali e la professionalità dei dipendenti". L’incontro tra Italtel e sindacati per trovare un accordo si svolgerà il 3 aprile nella sede di Assolombarda.

Martedì mattina sono state proclamate quattro ore di sciopero con un presidio di protesta davanti al Tribunale e uno davanti ai cancelli dell’azienda a Castelletto. L’azzeramento di tutti i trattamenti migliorativi, secondo Italtel, consentirebbe una riduzione del costo del lavoro. Secondo le organizzazioni sindacali, invece, si tratta di una palese violazione dello Statuto dei lavoratori che arriva, tra l’altro, dopo anni di contratti di solidarietà, esuberi e sacrifici.