Centrale elettrica a Settimo: "Ecco perché restiamo contrari"

Il Comune invia al Ministero dell'Ambiente le sue osservazioni sul progetto

Il sindaco Sara Santagostino all’ultima manifestazione

Il sindaco Sara Santagostino all’ultima manifestazione

Settimo Milanese (Milano), 16 aprile 2017 - Criticità, carenze, difformità nella documentazione, ma anche richieste di chiarimenti, per esempio sull’esposizione ai campi elettromagnetici e sulle compensazioni ambientali, praticamente inesistenti. Trenta pagine fitte di osservazioni sono state inviate nei giorni scorsi dal Comune di Settimo Milanese al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio nell’ambito del procedimento di Valutazione Impatto Ambientale, sul progetto Interconnector Italia-Svizzera, il complesso e discusso insieme di opere finalizzato al miglioramento della connessione elettrica tra i due Paesi.

"La nuova  documentazione presentata lo scorso dicembre da Terna aveva un linguaggio troppo tecnicistico, nella stesura delle osservazioni ci siamo fatti aiutare da Enrico Tironi del Politecnico di Milano, dall’avvocato Teresa Arnoni e dall’architetto Margherita Brianza - dichiara il sindaco Sara Santagostino - il progetto conserva tutte le lacune di quello del 2014 e anche le controdeduzioni presentate da Terna hanno lasciato moltissime questioni irrisolte. Non c’è stato uno studio vero rispetto al nostro territorio, riguardo alle aree dismesse, e non si prende in considerazione la possibilità che la nuova stazione elettrica di conversione possa essere parzialmente integrata a quella esistente, per consumare meno suolo agricolo". Nel capitolo relativo ai campi elettromagnetici Terna liquida la questione facendo riferimento alle misurazioni effettuate nella stazione di Galatina in provincia di Lecce: "È una stazione molto differente da quella che sarà realizzata a Settimo, quindi con un impatto sulla salute probabilmente altrettanto differente", fa notare il sindaco.

Anche l'impatto paesaggistico presentato da Terna viene considerato riduttivo, come se l’area interessata dall’opera non fosse inserita nel Parco Agricolo Sud Milano, una delle aree protette più conosciute e significative a livello sovracomunale, "non si parla di mitigazioni ma di compensazioni, sono due cose diverse, perché l’opera non tiene conto del territorio in cui è inserita". Il parere del Comune resta dunque fortemente contrario all’opera: "Abbiamo ribadito che non siamo disposti a scendere a compromessi - continua il sindaco - e solo se Terna dovesse presentare un progetto completamente diverso da quello esistente si potrebbe arrivare a una discussione. Oggi non siamo assolutamente disponibili a confrontarci su un’opera che non tiene in considerazione il territorio".

Un giudizio severo quello che il Comune ha inviato al Ministero a Roma, tanto che a conclusione delle trenta pagine scrive: "La proposta di Terna si pone in violazione dei principi internazionali, comunitari e nazionali in tema di tutela dell’ambiente nel suo complesso".