Case Aler e comunali, a Settimo si investe sulla qualità

La Regione finanzierà interventi per gli alloggi e contro la morosità con 251mila euro

Le case Aler di via Di Vittorio a Settimo Milanese

Le case Aler di via Di Vittorio a Settimo Milanese

Settimo Milanese (Milano), 17 gennaio 2019 - il nome del progetto è un gioco di parole, «Settimo piano: vicini di casa». Gli obiettivi sono due: contrasto alla morosità e miglioramento della qualità dell’abitare nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, dagli alloggi Aler di via Di Vittorio a quelli comunali di Vighignolo. L’amministrazione comunale di Settimo Milanese prima ha scattato una fotografia dei quartieri, ci ha messo qualche idea e ha coinvolto altri partner, Afol Metropolitana, Aler Milano, consorzio Cooperho, cooperative La Cordata e Comin.

Il progetto è piaciuto e riceverà 251.000 euro nell’ambito di un Bando Regionale dedicato all’attivazione di laboratori sociali e inclusione attiva nei quartieri popolari. «Nei mesi scorsi, io e il sindaco abbiamo incontrato personalmente tutti gli inquilini che hanno accumulato un debito nei confronti dell’amministrazione, cercando di comprenderne le motivazioni e di trovare una soluzione - dice Stefano Panzeri, assessore al welfare di comunità - nella maggior parte dei casi, siamo riusciti a concordare dei piani di rientro o attivare forme di sostegno e accompagnamento da parte dei servizi sociali per tutte quelle situazioni non ancora note che ne avevano bisogno».

Il Comune ha fatto anche un sopralluogo per verificare lo stato di cura e di manutenzione degli appartamenti e degli spazi comuni, accogliendo segnalazioni o bisogni degli inquilini. In molti casi sono emersi conflitti e incomprensioni tra vicini di casa. E così lotta alla morosità e migliore qualità nei rapporti sociali sono diventati i capisaldi del progetto. Le azioni previste andranno in queste due direzioni. In che modo? Per quanto riguarda la morosità incolpevole saranno organizzati percorsi di educazione finanziaria e di promozione del consumo consapevole, i singoli inquilini verranno affiancati da professionisti del settore che li aiuteranno a gestire in modo più attento la spesa familiare.

«Saranno promossi percorsi di partecipazione sociale, prevenzione e mediazione dei conflitti, in modo da favorire rapporti di buon vicinato e maggiore responsabilità nella cura di appartamenti e spazi condominiali - aggiunge l’assessore - sarà introdotto un Patto sociale che impegni tutti al rispetto delle regole e verrà istituita la figura del tutor abitativo che avrà il compito di accogliere e orientare gli inquilini nella risoluzione di problematiche relative alla buona convivenza». Laboratori sociali e recupero degli spazi inutilizzati per creare luoghi d’incontro. Infine saranno promosse forme di autogestione del quartiere Aler per rendere gli inquilini protagonisti del progetto.