Senago, il sindaco chiede l’esercito contro lo spaccio

Vorrebbe i soldati nel Parco delle Groane per contrastare le attività dei trafficanti

Il sindaco Magda Beretta

Il sindaco Magda Beretta

Senago (Milano), 15 luglio 2018 - I soldati per presidiare il Parco delle Groane. È la proposta del sindaco Magda Beretta contro lo spaccio di droga nei boschi che circondano Senago: "Con questa iniziativa vogliamo che il parco sia presidiato costantemente. La presenza dei militari, insieme alle altre forze dell’ordine, potrebbe porre fine ai traffici di stupefacenti - dice il sindaco -. Speriamo che la nostra idea possa essere condivisa anche dagli altri amministratori. La situazione nel Parco delle Groane è diventata ormai insostenibile, lavoreremo con gli altri sindaci per preparare un testo condiviso".

Il problema dello spaccio nei boschi confinanti con Senago è quotidiano. Qui bande di giovani pusher, quasi sempre maghrebini, spuntano dalle boscaglie a ogni ora per servire i loro clienti che arrivano da tutta la zona in auto, in moto e su furgoni. L’area di maggior spaccio è quella della provinciale 119, che da Garbagnate porta a Senago. Gli acquirenti, dopo aver fatto un giro di perlustrazione, accostano sul ciglio della strada (nei pressi della rotonda verso Garbagnate o del cantiere delle vasche di laminazione) e subito arriva lo spacciatore che sotto gli occhi degli automobilisti prende velocemente i soldi e consegna la droga. Nonostante i numerosi arresti, le operazioni effettuate dai carabinieri non sono servite per debellare il fenomeno. La richiesta dell’esercito avanzata dal sindaco Magda Beretta potrebbe essere un buon deterrente. A Senago è inoltre in partenza anche il controllo del vicinato, che dovrebbe interessare inizialmente le zone residenziali di via Neruda, XX Settembre e Marchesi.