Senago, ancora fiamme alla Galli: l’area resta off limits

Vigili del fuoco al lavoro per spegnere gli ultimi focolai nell’azienda che smaltisce rifiuti. Esclusi rischi per l’ambiente causati dalla nube

Pompieri in azione

Pompieri in azione

Senago (Milano), 9 luglio 2017 - Vigili del fuoco ancora al lavoro. Via Costa ancora chiusa. L’incendio scoppiato la notte tra giovedì e venerdì all’interno della ditta Galli di Senago non è stato del tutto spento e l’allarme, fino alla tarda mattinata di ieri, non era ancora cessato. Nulla di pericoloso, ma solo precauzione. "La situazione è sotto controllo. Ancora non si conoscono le cause, ma di sicuro i pompieri procederanno fino allo spegnimento completo dei focolai. Il fumo ha ovviamente creato una nube sulla zona interessata dalle fiamme ma sul posto, oltre alla presenza costante della polizia locale e dei carabinieri, è intervenuta anche l'Arpa Lombardia che ci ha assicurato che non sussistono elementi di rischio per l’ambiente. Anche la Asst Rhodense ha confermato che non esistono pericoli per la cittadinanza. Si raccomanda, tuttavia, di tenere le finestre chiuse a tutti gli abitanti dell’area colpita dall’incendio fino al rientro della nube e della criticità in corso", comunica attraverso i social il sindaco Magda Beretta.

"L'amministrazione comunale si riserva di fare valutazioni a tutela dei propri cittadini, nei limiti e nelle forme previste dalla legge - continua il sindaco -. È stata una giornata intensa e difficile per tutti. Ringrazio le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione civile che stanno lavorando per noi. Grazie di cuore". Da oggi via Costa sarà completamente riaperta al traffico, ma dopo le fiamme divampano le polemiche sulla sicurezza. "Una volta risolta l’emergenza, sarà fondamentale pretendere che le fabbriche di smaltimento dei rifiuti pericolosi si spostino altrove. È davvero assurdo vederle così vicine ai centri abitati. Senago non è il ricettacolo dell’inquinamento: purtroppo siamo di fronte a un’abitudine che si sta radicando. Bisogna intervenire e cercare di risolvere la situazione", commentano alcuni abitanti della zona interessata dall’incendio, il secondo in tre mesi.