Scoperto a Senago il lager degli animali

Tenuti in condizioni disastrose cani, gatti, capre, conigli, pappagalli e addirittura due tartarughe

Gli animali non venivano lavati e nutriti

Gli animali non venivano lavati e nutriti

Senago (Milano), 13 ottobre 2017 - Scoperto un lager dove erano tenuti in condizioni disastrose cani, gatti, capre, conigli, pappagalli e addirittura due tartarughe. La prigione era una villetta in completo stato di abbandono, situata tra altre abitazioni in via Padova, a Senago. Quando le guardie zoofile ed i carabinieri  hanno fatto irruzione hanno trovato buona parte degli animali detenuti in due scantinati e in locali con tapparelle abbassate, dove regnavano solo sporcizia e fetore. Era da qualche giorno che il Nucleo delle Guardie Zoofile Ambientali Ittiche e Venatorie, dopo le segnalazioni degli abitanti della zona, aveva messo gli occhi su questa villetta la cui proprietaria riusulta momentaneamente assente per motivi di salute.

Per questo ha affidato, si fa per dire, gli animali ad un amico. Le guardie, alla presenza dei carabinieri di Senago, hanno scoperto un serraglio esterno dove due caprette brucavano tra materiali fatiscenti. Poco distante, quattro gatti chiusi in un casotto. Mano a mano che l’ispezione andava avanti la villetta si rivelava sempre più un lager. Nello scantinato è stato trovato un cane lasciato completamente al buio. Alla vista dei soccorritori ha scodinzolato saltando subito tra le loro braccia. Altri cani, 18 in tutto, sono stati trovati nel sottoscala o rinchiusi in locali angusti, pieni di escrementi e privi di acqua e cibo. Il controllo ha portato al ritrovamento di ben 28 gatti che avevano preso possesso dei locali e di alcuni armadi. Altri mici erano rinchiusi in gabbie. La stesso trattamento era stato riservato ai conigli malnutriti.

Nella casa dell’orrore c’erano anche quattro pappagalli e due tartarughe in una pozza d’acqua putrida. Il veterinario presente all’ispeazione ha descritto così o stato di salute degli animali: «Tutti i cani erano imbrattati di feci e urina e col pelo trascurato e maleodorante. Particolare preoccupazione destano le loro condizioni psico fisiche». L’uomo e la donna che gestivano il lager sono stati denunciati e gli animali affidati all’Enpa e ai volontari. Resta da appurare se, dietro al lager, si celi un traffico abusivo di animali che coinvolge altre persone. Saranno i carabinieri a stabilirlo.