Rho, ritardi puntuali in stazione: volantinaggio di protesta

Un'iniziativa del Pd, che ha raccolto la rabbia dei pendolari

Carrozze piene: una delle tante lamentele

Carrozze piene: una delle tante lamentele

Rho (Milano), 24 ottobre 2018 - "Il treno delle 8.37 per Treviglio è tutti i giorni in ritardo almeno di dieci minuti ma sulla App di Trenord non viene mai segnalato. Quando arriva è sovraffollato e prima di salire prendo l’ultima boccata di aria fresca per affrontare il viaggio. Se aggiungiamo anche gli scioperi, quello per esempio in programma per venerdì, è un vero disastro. Di solito il venerdì faccio il part time ma dovrò lavorare fino a sera perché non ci sono treni garantiti nella fascia pomeridiana". E' il racconto di Valentina La Torre, pendolare di Rho, che quotidianamente prende la linea suburbana S5 che collega Varese con Treviglio per raggiungere l’ufficio a Milano e deve sopportare ritardi, soppressioni, treni affollati e le scarse informazioni da parte di Trenord. Anche quella di martedì è stata una giornata di ordinari disagi: sul tabellone e all’altoparlante l’annuncio di ritardi dai 10 ai 20 minuti, poi l’improvviso cambio di binario per l’arrivo di un treno e infine le spallate per salire sul convoglio, «dalle 7.30 alle 8.30 sulle linee S5 e S6 il posto a sedere è un miraggio - spiega Vincenzo Amato -. Io scendo a Milano Repubblica il viaggio dovrebbe durare 20-25 minuti ma tra ritardi, soste tra una stazione all’altra non è mai così». Martedì mattina qualcuno ha apprezzato il volantinaggio del Pd, altri disillusi dalla politica non si aspettano molto dalla giunta regionale, altri ancora pur descrivendo una situazione di disagi ritengono che sia migliorata rispetto a qualche anno fa. «I treni oggi sono ancora in ritardo, sporchi e strapieni, ma prima era peggio», commenta Roberta Pessina.

«La cosa che mi dà fastidio quando ci sono ritardi è la mancanza di informazioni, sul tabellone scrivono 10 minuti che magari diventano 20 ma non ci sono aggiornamenti, quando invece si resta fermi tra due stazioni a bordo treno non fanno annunci per spiegare le motivazioni - racconta Ivano Albanese - eppure siamo nel 2018 e gli strumenti ci sono per informare i viaggiatori. I treni sono anche poco funzionali, in questi giorni c’è l’aria condizionata che raffreddava troppo e d’estate è capitato che invece uscisse aria calda». Chi rientra alla sera tardi lamenta la mancanza di sicurezza sui treni e nella stazione di Rho, dove la sala d’attesa e biglietteria chiudono presto e non ci sono altri presidi. «Una cosa che non capisco è come mai a giugno quando finiscono le scuole riducono le carrozze, anche se non c’è una drastica riduzione degli studenti, la maggior parte di quelli che prendono il treno sono universitari e vanno a Milano anche nei mesi estivi», spiega Giovanna Del Bene che un posto a sedere sul treno non lo trova mai. «Lavorando a Milano centro non ho alternative al treno - spiega Maja Bove - ma il sistema ferroviario è davvero pessimo, treni sempre più corti, cancellazioni e ritardi sono una costante».