Lainate, la difficile vita a fianco dell’A8: "Avremo l’autostrada dentro casa"

I cittadini si preparano all’arrivo della quinta corsia

Il casello dell'A8

Il casello dell'A8.

Lainate (Milano) 27 gennaio 2019 - La vita difficile a fianco dell’A8. L’autostrada dei laghi, l’autostrada dei record, realizzata durante gli anni ’20 e ’30, prevedeva una sola corsia per senso di marcia, una generazione dopo l’altra i lainatesi hanno vissuto tutti gli allargamenti per la seconda, la terza, poi la quarta corsia. Ora si preparano (stanchi) ad affrontare l’ultimo ampliamento: quello per la V corsia, la prima d’Italia. Non ci sono espropri di case in vista, ma la superautostrada sarà ancora più vicina alle abitazioni. Poche, quelle sacrificate al progetto «di pubblica utilità», che avranno la quinta corsia sotto il naso, lungo via Marche.

Auditorium pieno a metà, in occasione dell’incontro pubblico per l’avvio dei lavori l’altra sera. L’allargamento si realizza tra la tangenziale Ovest e l’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso, nel tratto compreso tra l’area di servizio Villoresi e l’interconnessione di Lainate: dal chilometro 7.3 al 10, si tratta degli ultimi 2,7 chilometri che completeranno il Lotto 2 di circa 5 chilometri in totale. Le opere, promosse da Autostrade per l’Italia, del valore di 100 milioni, vedranno una durata di 20 mesi.

«Non saranno rose e fiori», ha sottolineato il sindaco Alberto Landonio. Non mancheranno i disagi per la circolazione viabilistica e per i residenti. Presente all’incontro una task force di Autostrade per l’Italia. «Apriremo i cantieri ai cittadini, accoglieremo le segnalazioni», la promessa dell’ingegner Stefano Storoni, project manager per le nuove opere. Più sicurezza nei passaggi pedonali dei tre sottovia di via Volta, via Gorizia e via Mengato, certezza sui tempi dei cantieri, blocco dei lavori durante le ore notturne, le principali richieste dei cittadini, mentre i residenti di via Marche (dove partiranno gli espropri di parte dei giardini) hanno espresso non pochi dubbi sulle soluzioni messe per loro sul piatto: «Avremo l’autostrada dentro casa!», la protesta.

«Mancano ancora due, tre mesi prima della consegna dei lavori – ha replicato Storoni – Abbiamo il tempo per fare qualche approfondimento sul progetto di via Marche». Nessuna certezza, inoltre, per come saranno organizzati i lavori nel corso dell’adeguamento dei tre sottovia: chiusure alternate o blocco totale della circolazione sono al vaglio dei tecnici. Si prospettano due anni di cantieri, traffico e ingorghi, deviazioni, operai al lavoro di giorno e di notte. «Le opere ottenute a compensazione valgono quanto il 30% dei lavori. Un primato, un fatto importantissimo per il miglioramento della viabilità ottenuto in sede di Conferenza dei servizi – ha sottolineato Landonio – La tangenzialina libererà via Rho, la Galleria in viale Europa, il collegamento stradale tra la SP101 e la SP 109 che sarà l’opera più impegnativa di tutto il progetto: l’attendiamo da 30 anni». «Da 50», lo correggono dalla sala. A giugno il via al ribaltamento del casello.