Vanzago, quarto binario? Sì grazie

Il comitato pendolari replica a quello contrario al progetto

Una protesta del comitato

Una protesta del comitato

Vanzago  (Milano), 26 marzo 2019 - Per risolvere i problemi dei pendolari, «non ci sono alternative al potenziamento Rho-Gallarate». A dirlo è Raffaele Specchia, portavoce del comitato pendolari Gallarate-Milano. All’indomani dell’appello rivolto a Regione Lombardia dal Comitato Rho-Parabiago, quello contro il quarto binario, con il quale si chiede di non realizzare un’opera illegittima e devastante per il territorio, il Comitato che rappresenta migliaia di pendolari ribadisce la propria posizione.

«Il potenziamento della linea ferroviaria, al momento, è l’unico progetto per risolvere problemi e disagi della rete - si legge in una nota stampa - in nessun documento si ipotizza il prolungamento della linea metropolitana 1 o l’interramento della tratta con un costo stimabile tra 4 e 5 miliardi di euro. Rfi ha ripresentato il progetto dopo le osservazioni del Consiglio di Stato, Regione Lombardia lo ha inserito tra le opere da realizzare e la direzione mobilità di Regione Lombardia ha confermato l’utilità dell’opera. Se qualcuno trova un altro modo per potenziare, siamo disposti a collaborare». È botta e risposta dunque tra i due comitati, da una parte c’è quello che rappresenta i pendolari e plaude il potenziamento della linea ferroviaria da Milano a Gallarate, e quindi la realizzazione del quarto binario da Rho a Parabiago, come unica soluzione ai disagi quotidiani; dall’altra il comitato di cittadini contrario all’opera perché considerata inutile e impattante per il territorio.

Il primo all’insegna dello slogan «ne abbiamo i vagoni pieni» ha già ribadito in molte occasioni e con manifestazioni di protesta la necessità di avere più binari e quindi più convogli. Dati tecnici alla mano il portavoce del comitato spiega, «non è possibile inserire altri treni di linee nelle ore di punta perché la capacità oraria è di 10 treni all’ora, uno ogni 6 minuti - spiega il portavoce Specchia - inoltre non è possibile aumentare la lunghezza dei treni e quindi la capienza della linea S5 sia a causa della lunghezza dei marciapiedi della stazione di Varese, ma soprattutto della struttura delle stazioni del passante. Tra Milano e Gallarate ci sono 150.000 passeggeri giorno, la cui maggior parte nelle ore di punta. è qui che nascono le maggiori criticità che oggi rendono il viaggio un calvario. Per questo chiediamo che venga realizzata l’opera».